Le auto più vendute in Europa e in Italia

Sapete quali sono? E gli altri dati più aggiornati sul mercato automobilistico in tempi difficili (che dicono di affrettarci a comprare 650mila auto entro la fine dell'anno, se vogliamo aiutare)

di Andrea Fiorello

GIRVAN, SCOTLAND - OCTOBER 21: People watch from their cars as waves come over the wall at Girvan harbour on October 21, 2014 in Girvan, Scotland.Weather warnings have been issued by the Met Office for high winds and rain across parts of the country as the remnants of Hurricane Gonzalo reach Britain's coast. (Photo by Jeff J Mitchell/Getty Images)
GIRVAN, SCOTLAND - OCTOBER 21: People watch from their cars as waves come over the wall at Girvan harbour on October 21, 2014 in Girvan, Scotland.Weather warnings have been issued by the Met Office for high winds and rain across parts of the country as the remnants of Hurricane Gonzalo reach Britain's coast. (Photo by Jeff J Mitchell/Getty Images)

A settembre le vendite di automobili nuove nell’Unione Europea sono cresciute del 6,4 per cento su base annua per un totale di 1.235.501 auto: è il tredicesimo dato mensile positivo di seguito, dopo sei anni di discesa tra il 2008 e il 2013 dovuti alla crisi economico-finanziaria. A sostenere la crescita – che nei primi nove mesi del 2014 è stata in media del 6,1 per cento – sono due fattori principali: gli alti sconti che le case produttrici fanno sul prezzo d’acquisto e la ripresa della domanda di auto nuove nei tre principali mercati europei, quelli di Germania (+5,2 per cento), Regno Unito (+5,6 per cento) e Francia (+6,3 per cento).

Le vendite vanno molto bene anche in Spagna (+26,2 per cento a settembre, +17,2 per cento sui nove mesi) grazie agli incentivi statali del “Plan PIVE”, che offrono uno sconto di duemila euro a chi rottama un’auto con più di dieci anni di vita, mentre il mercato italiano – il quarto in Europa – cresce poco più della metà rispetto alla media, con un dato di settembre del +3,3 per cento (+3,6 per cento nei primi nove mesi dell’anno).

I numeri del mercato delle auto riflettono la situazione economica delle singole nazioni: la crescita è lenta dove la produttività è ferma, mentre è più forte nei paesi più periferici o in quelli che si stanno riprendendo dalle misure di austerità della “troika”, l’organismo di controllo informale costituito da rappresentanti della Commissione europea, della Banca centrale europea e del Fondo monetario internazionale. Grecia e Portogallo il mese scorso hanno avuto aumenti di vendite sopra il 30 per cento, oltre il 20 per cento l’Irlanda, mentre le nazioni dell’Europa dell’Est crescono tutte con percentuali a due cifre. Secondo gli analisti la ripresa del mercato automobilistico proseguirà, ma resterà limitata dalla scarsa fiducia dei potenziali clienti – che ritardano l’acquisto in attesa di maggiore stabilità – e dalle incertezze geopolitiche in Russia e altre aree vicine all’Europa.

A guidare la classifica dei produttori nell’Unione Europea è il gruppo Volkswagen (proprietario anche di Audi, Skoda, Seat, Porsche, Bentley, Bugatti e Lamborghini), che nei primi nove mesi del 2014 ha venduto 2,41 milioni di auto, metà delle quali Volkswagen. Seguono a distanza due francesi, il gruppo PSA (composto da Peugeot e Citroën) con un milione di auto e quello Renault Dacia, che ha venduto 921mila unità. Il gruppo Fiat è settimo con 576mila auto, dietro a Ford, General Motors (Opel e Chevrolet) e BMW (BMW e Mini). A dare il senso della difficile situazione dell’industria automobilistica italiana basta questo dato: pur essendo un marchio di lusso, BMW ha venduto nei primi nove mesi del 2014 più auto della Fiat, mentre i numeri della Mini sono vicini alla somma di quelli di Alfa Romeo, Lancia e Jeep.

La lista dei modelli più venduti (dati gennaio-agosto 2014) conferma la leadership tedesca: sei delle prime dieci posizioni sono occupate da auto costruite in Germania. Al primo posto c’è la Volkswagen Golf, che è stata venduta in 342mila esemplari, quasi il doppio di quelli della seconda e terza classificata, la Ford Fiesta e la Renault Clio, entrambe a circa 200mila unità. Per trovare un marchio italiano bisogna scendere al dodicesimo posto e alle 120mila auto della Fiat 500 – che tra l’altro è prodotta in Polonia – o al diciottesimo della Fiat Panda, la prima auto in classifica a essere costruita in Italia, a Pomigliano d’Arco.

1 Volkswagen Golf – 342.173 +14 per cento
2 Ford Fiesta – 204.507 +9 per cento
3 Renault Clio – 199.978 +6 per cento
4 Volkswagen Polo – 177.272 -1 per cento
5 Opel/Vauxhall Corsa – 165.465 +4 per cento
6 Ford Focus – 151.063 +0 per cento
7 Peugeot 208 – 146.939 -12 per cento
8 Nissan Qashqai – 138.040 -2 per cento
9 Skoda Octavia – 134.174 +38 per cento
10 Audi A3/S3/RS3 – 133.505 +25 per cento
11 Opel/Vauxhall Astra/Astra Classic – 121.950 -9 per cento
12 Fiat 500 – 119.524 +15 per cento
13 BMW 3 series – 115.208 -3 per cento
14 Toyota Yaris – 110.903 +3 per cento
15 Renault Captur – 107.774 +210 per cento
16 Volkswagen Tiguan – 104.244 +13 per cento
17 Volkswagen Passat – 103.883 0 per cento
18 Fiat Panda – 100.781 -5 per cento
19 Peugeot 308 – 100.262 +62 per cento
20 Dacia Sandero – 97.092 +22 per cento

Il mercato dell’auto in Italia
I cinque modelli più venduti nei primi nove mesi del 2014 in Italia sono invece quattro Fiat e la Lancia Ypsilon. La Panda guida la classifica con 77.750 unità, seguita dalla Punto con 43mila e dalla 500L con 41mila, mentre le prime straniere sono la Renault Clio e la Volkswagen Golf, entrambe a circa 30mila esemplari.

Delle 1.036.499 auto vendute in Italia quest’anno, il 55,6 per cento è diesel, l’1,5 per cento è ibrido e solo 771 sono elettriche, mentre vanno bene le auto “a gas”, metano o GPL, che insieme fanno quasi il 15 per cento del mercato. La distribuzione delle vendite per area geografica conferma le note distanze di tenore di vita tra Nord e Sud: il 64 per cento delle auto nuove è acquistato nelle regioni settentrionali, mentre il Sud e le isole contano per appena il 15 per cento delle vendite.

Le stime dicono che alla fine dell’anno in Italia saranno state immatricolate circa 1.350.000 auto, si tratta di un valore molto al di sotto dei due milioni che gli analisti ritengono fisiologici per la salute del mercato italiano. Il miglior risultato nella storia del comparto automotive italiano – che secondo Filippo Pavan Bernacchi, presidente della Federazione Italiana Concessionari Auto, fattura il 12 per cento del PIL, partecipa alle entrate fiscali nazionali per il 17 per cento e occupa, con l’indotto allargato, oltre 1 milione di addetti – fu raggiunto nel 2007, quando furono venduti quasi 2 milioni e mezzo di auto.