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  • Venerdì 17 ottobre 2014

Le nuove accuse contro Alba Dorata

Un procuratore greco ha chiesto di processare l'intero gruppo parlamentare del partito di estrema destra, per omicidio e altri gravi reati

Il procuratore greco Isidoros Doyiakos ha chiesto che l’intero gruppo parlamentare di Alba Dorata – il partito politico di estrema destra accusato di avere metodi e idee nazifasciste – sia processato per vari reati. La richiesta, che è composta da un fascicolo di oltre 700 pagine, contiene anche indicazioni sulle attività di altri membri del partito non eletti in parlamento, accusati di usare Alba Dorata come uno strumento politico per portare avanti le loro attività illecite. La richiesta del procuratore riguarda complessivamente 70 membri di Alba Dorata, 18 dei quali sono parlamentari.

Tra le accuse mosse da Doyiakos ci sono alcuni presunti omicidi, il ferimento di diverse persone con armi di vario tipo, ripetuti attacchi contro immigrati, omosessuali e attivisti di sinistra. Le accuse sono molto pesanti e anche per questo motivo, ha spiegato il procuratore, tutti i parlamentari di Alba Dorata dovrebbero essere coinvolti nel processo. La procura ha indagato per lungo tempo sul partito, intensificando le ricerche a partire dallo scorso anno quando uno dei membri di Alba Dorata fu accusato di avere accoltellato un rapper di sinistra uccidendolo.

Un tempo marginale e con pochi sostenitori, negli anni della crisi economica Alba Dorata ha ottenuto maggiori consensi grazie a diverse iniziative populiste e alla propaganda contro l’immigrazione nel paese, verso cui c’è una certa insofferenza in parte della popolazione. Alle elezioni politiche del 2012 il partito ha ottenuto 18 dei 300 seggi in Parlamento e secondo i sondaggi più recenti è il quarto partito della Grecia.

Le richieste del procuratore Doyiakos dovranno essere valutate nella prossime settimane da un gruppo di tre magistrati. Se saranno accettate, i 18 parlamentari andranno a processo e rischieranno fino a 20 anni di carcere se condannati. Uno di loro, il leader Nikolaos Michaloliakos, ha ricevuto una richiesta di arresto a settembre 2013 con l’accusa di avere gestito “un’organizzazione criminale”. Altri due parlamentari hanno lasciato il gruppo di Alba Dorata, ma sono ugualmente compresi nelle richieste di arresto da parte della procura. Altri otto parlamentari di Alba Dorata sono in carcere in attesa di processo con diverse accuse per crimini commessi durante la loro attività “politica”. Si sono tutti dichiarati innocenti.