Il grande furto di foto di SnapChat

Migliaia di foto inviate tramite la app che "autodistrugge" i messaggi sono state rubate dal server di un'altra app che serve a salvarle prima che si cancellino

Venerdì 10 dicembre un gruppo di hacker ha reso pubbliche su Internet circa 200 mila fotografie inviate tramite la app SnapChat, che serve a scambiarsi brevi video e immagini (qui avevamo spiegato come funziona). La caratteristica di SnapChat è che video e immagini si cancellano pochi istanti dopo essere state ricevute. Proprio per questo motivo, i pirati informatici non hanno violato i server di SnapChat: hanno rubato le foto da un’altra app che non c’entra niente con SnapChat, e che SnapChat proibisce esplicitamene di usare (secondo il sito Techworm si tratterebbe della app SnapSave, che serve a conservare i messaggi e le foto ricevuti con SnapChat).

 

Vista la natura dei messaggi di SnapChat, il servizio viene utilizzato in genere per inviare immagini di nudità più o meno esplicita (sexting, come dicono gli anglosassoni). Si tratta di un servizio utilizzato parecchio dagli utenti più giovani e molti ritengono che una grossa percentuale delle immagini pubblicate in questi giorni ritraggano minorenni. Prima della pubblicazione delle foto, in diversi forum e siti per condividere immagini (come 4chan) si è parlato molto di un “grosso” evento che stava per accadere. Quando giovedì è stata pubblicata la notizia che il giorno dopo sarebbero state pubblicate le immagini inviate con SnapChat, l’evento è stato ribattezzato lo “Snappening”.

Il furto di circa 200 mila immagini rende lo “Snappening” uno delle più grosse fughe di dati degli ultimi tempi, molto più massiccio del furto subito da iCloud: quell’episodio era avvenuto lo scorso settembre, quando alcuni hacker avevano violato gli account di diverse attrici su iCloud, il servizio di Apple che tra le altre cose permette di salvare le proprie immagini online, in modo da averle sempre a disposizione sui dispositivi connessi a Internet. In diverse occasione nel corso dell’ultimo mese gli hacker hanno condiviso sempre sul sito 4chan le foto rubate.