Il negozio “vero” di Amazon a New York

Lo ha annunciato un articolo del Wall Street Journal, Amazon per ora non conferma: ma ci sono buone ragioni che lo spiegherebbero

di Sarah Halzack – Washington Post @sarahhalzack

Amazon.com starebbe progettando di aprire il suo primo negozio fisico, una scelta che potrebbe rappresentare un cambiamento strategico fondamentale per un rivenditore che è stato all’avanguardia nell’e-commerce. Il Wall Street Journal ha riferito che Amazon aprirà un punto vendita a Midtown, Manhattan, in tempo per la stagione degli acquisti di Natale, e in cui i clienti potranno portare i resi, sostituire gli articoli o ritirare gli acquisti fatti online. Secondo il WSJ è possibile che il negozio sia utilizzato anche come showroom di alcuni prodotti di Amazon come Kindle Fire o lo smartphone Fire.
Se Amazon aprirà il negozio, sarà uno dei più chiari esempi di come i rivenditori siano intensamente concentrati nel portare avanti una cosiddetta strategia “multicanale”, che si basi sulla perfetta integrazione tra punti vendita reali e presenza digitale.

Rispetto ai negozi fisici, i rivenditori solo online hanno diversi vantaggi per quanto riguarda i costi, nel senso che riescono a mantenere basse le spese e a ridurre la forza lavoro. Eppure negli ultimi due anni, alcuni apprezzati e-store americani come Bonobos, Rent The Runway, Birchbox e BaubleBar hanno scelto di vendere i loro prodotti e promuovere i loro brand in negozi fisici. Queste scelte, secondo quanto detto dai rivenditori, sono un riconoscimento del fatto che, nonostante tutta la convenienza e la forza dell’e-commerce, il negozio fisico può ancora rappresentare un valore aggiunto unico e rilevante, per il cliente. Per alcuni prodotti, a quanto pare, i clienti vogliono ancora poter toccare e provare gli articoli, prima di acquistarli.
Interpellato dal Washington Post sulla notizia, un portavoce di Amazon ha scritto via e-mail: “Non abbiamo fatto alcun annuncio riguardo una sede a Manhattan”.

Sean Whitehouse, un analista per la società di consulenza di vendita al dettaglio Kurt Salmon, ha detto che un negozio fisico potrebbe permettere ad Amazon di stabilire un legame più personale con i suoi clienti. “Quello che possono offrire è l’esperienza per il cliente, come gli Apple Store”, ha detto Whitehouse, il quale ha aggiunto che un avamposto del genere potrebbe peraltro avere benefici di tipo logistico, potendo servire ad Amazon come magazzino per i prodotti in consegna nel giorno stesso dell’ordine.
Amazon ha già sperimentato in passato tipi di vendita in negozi fisici. L’anno scorso ha aperto un negozio provvisorio a San Francisco per la vendita dei Kindle; ha anche utilizzato distributori automatici di Kindle in centri commerciali e in altri luoghi. E sta lavorando a una serie di nuovi modi di fornire i propri prodotti ai clienti. In diverse grandi città, sta testando un servizio di consegna di generi alimentari noto come Amazon Fresh (attivo da qualche anno a Seattle, dove ha sede la società). L’anno scorso di questi tempi, il capo di Amazon Jeffrey Bezos rivelò durante il programma “60 Minutes” che la sua società sta lavorando a una tecnologia di consegna dei prodotti tramite droni. (Bezos è anche il proprietario del Washington Post).
Non è ancora chiaro se Amazon stia cercando di aprire più punti vendita, e non è chiaro per quanto tempo resterebbe aperto il negozio di New York di cui parla il WSJ. Dopo l’anticipazione, nel pomeriggio di giovedì 9 ottobre il valore delle azioni di Amazon è sceso di due punti percentuali.

© Washington Post 2014

Foto: AP Photo/Ross D. Franklin