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  • Venerdì 3 ottobre 2014

Lionel Messi sarà processato per evasione fiscale

Un giudice ha respinto la sua richiesta di archiviazione: è accusato, assieme a suo padre, di avere evaso 4,1 milioni di euro di tasse

Barcelona's Argentinian forward Lionel Messi reacts during the Spanish league football match Malaga CF vs FC Barcelona at the Rosaleda stadium in Malaga on September 24, 2014. AFP PHOTO/ JORGE GUERRERO (Photo credit should read Jorge Guerrero/AFP/Getty Images)
Barcelona's Argentinian forward Lionel Messi reacts during the Spanish league football match Malaga CF vs FC Barcelona at the Rosaleda stadium in Malaga on September 24, 2014. AFP PHOTO/ JORGE GUERRERO (Photo credit should read Jorge Guerrero/AFP/Getty Images)

Lionel Messi, uno dei giocatori più forti e famosi della storia del calcio – gioca nel Barcellona, ha 27 anni e ha già vinto quattro volte il Pallone d’oro – sarà processato per evasione fiscale. Messi è accusato assieme al padre, Jorge Horacio Messi, di aver gestito tra il 2006 e il 2009 gli introiti dei suoi diritti di immagine attraverso società in vari paesi del mondo, fra cui la Svizzera, l’Uruguay e il Belize, con lo scopo di non pagare le tasse in Spagna. Messi è accusato di avere evaso circa 4,1 milioni di euro. Oggi, venerdì 3 ottobre, un giudice di Barcellona ha respinto la sua richiesta di essere escluso dalla lista degli indagati, sulla base del fatto che «per questo tipo di crimine non è necessario che la persona interessata abbia un quadro completo delle operazioni economiche né della loro dimensione: piuttosto, è sufficiente che sia consapevole del loro intento criminoso e vi acconsenta».

Non è ancora chiaro quando si terrà il processo, che prevede tre capi di accusa per evasione fiscale. A metà del luglio 2014 un magistrato spagnolo aveva chiesto che le accuse contro Messi fossero archiviate perché Messi si trovava «ai margini della struttura finanziaria ed economica che i suoi consiglieri avevano creato per gestire le sue entrate e i suoi doveri fiscali». Il 28 luglio un giudice aveva respinto la richiesta: Messi aveva poi fatto ricorso, che oggi è stato respinto.

Già un anno fa Messi aveva negato ogni accusa sia pubblicamente (sulla sua pagina Facebook) sia durante un’audizione in tribunale: aveva detto che era suo padre ad occuparsi della gestione delle sue entrate e delle relative questioni fiscali. Lo stesso Jorge Horacio Messi si era preso la responsabilità della gestione finanziaria delle entrate del figlio: nell’agosto del 2014, poi, ha fatto un versamento di circa 5 milioni di euro all’agenzia dell’entrate spagnola, che comprendeva i presunti 4,1 milioni evasi più gli interessi.

Messi, al Barcellona, guadagna all’anno più di 16 milioni di euro netti: ha inoltre una serie di contratti pubblicitari con aziende molto note come Adidas, Pepsi e Danone.

foto: Jorge Guerrero/AFP/Getty Images