Google e le foto rubate alle attrici

Un gruppo di avvocati accusa la società di non avere rimosso tutte le immagini dal suo motore di ricerca, ma Google dice di averne tolte "decine di migliaia"

Google ha respinto le accuse contenute in una lettera ricevuta da un gruppo di avvocati il primo ottobre, nella quale la società viene accusata di non avere fatto abbastanza per tutelare gli interessi delle attrici coinvolte nel cosiddetto “celebgate”, la pubblicazione su siti come 4chan e reddit di una serie di fotografie private di personalità dello spettacolo rubate da una serie di loro account iCloud di Apple. Secondo i legali, che dicono di rappresentare “una decina” di attrici, Google non avrebbe rimosso con la necessaria tempestività dalle proprie pagine dei risultati i link che rimandavano ai siti contenenti le fotografie, lasciando inoltre visibili per lungo tempo le foto all’interno del servizio Google Immagini. La lettera si conclude annunciando possibili cause e la richiesta di risarcimenti per decine di milioni di dollari.

Un portavoce di Google ha spiegato al sito di tecnologia ZDNet che le accuse contro la società sono sostanzialmente infondate: “Abbiamo rimosso decine di migliaia di fotografie a poche ore dalla richiesta di rimozione, e abbiamo chiuso centinaia di account” Google che erano stati utilizzati per diffondere le immagini. Google ha inoltre ricordato che “Internet è utilizzata per un sacco di belle cose, ma rubare le foto private delle persone non è certo una di quelle”.

Il gruppo di avvocati la pensa diversamente e accusa Google di avere lasciato online molte di quelle foto. Spiegano che a quattro settimane dall’inizio del “celebgate” e dopo la compilazione di decine di richieste per la rimozione dei contenuti inappropriati, molte foto continuano a essere facilmente reperibili attraverso i servizi gestiti da Google. Oltre alla richiesta di rimozione dai risultati del motore di ricerca, i legali dicono di avere chiesto anche la cancellazione delle immagini dalla piattaforma Blogger e da YouTube, entrambi servizi di proprietà di Google.

In una parte della lettera, i legali accusano Google di avere “guadagnato milioni di dollari e di avere tratto profitti” dalla vicenda, grazie agli annunci pubblicitari che sono mostrati nelle pagine dei suoi servizi. In realtà, cercando sul “Rapporto sulla trasparenza” di Google, il sito dove sono indicate tutte le richieste che Google riceve per la rimozione di contenuti, ci sono diverse segnalazioni sulle domande di rimozione e su ciò che la società ha effettivamente rimosso dall’indice del proprio motore di ricerca.

Le fotografie private delle attrici sono circolate molto online, dopo la loro pubblicazione attraverso 4chan e reddit, finendo su migliaia di blog, forum e profili di social network. Rimuovere tutte le immagini e bloccare tutti gli account coinvolti è praticamente impossibile, così come limitare la loro indicizzazione sui motori di ricerca.