• Cultura
  • Mercoledì 24 settembre 2014

I quadri di Marc Chagall a Milano

Le foto della più grande retrospettiva organizzata in Italia negli ultimi cinquant'anni su uno degli artisti più importanti e apprezzati del Novecento

Marc Chagall

La fidanzata dal viso blu

1932‐1960, olio su tela originale

Collezione Privata

© Chagall ®, by SIAE 2014
Marc Chagall La fidanzata dal viso blu 1932‐1960, olio su tela originale Collezione Privata © Chagall ®, by SIAE 2014

Fino al primo febbraio 2015 sarà in corso a Palazzo Reale a Milano la mostra “Marc Chagall. Una retrospettiva 1908-1985“, dedicata al pittore bielorusso naturalizzato francese Marc Chagall, uno dei più importanti e apprezzati del Novecento. Si tratta della più importante retrospettiva su Chagall realizzata in Italia negli ultimi 50 anni, e raccoglie oltre 200 opere provenienti da importati musei internazionali – come il MoMa e il Metropolitan Museum di New York, la National Gallery di Washington DC, il Museo nazionale russo di San Pietroburgo, il Pompidou di Parigi – e da oltre 50 collezioni pubbliche e private di tutto il mondo. La mostra fa parte di Milano Cuore d’Europa, una rassegna culturale dedicata all’importanza di Milano nella costruzione dell’identità europea, caratterizzata da eventi, esposizioni e rassegne nell’autunno 2014.

La retrospettiva è organizzata in ordine cronologico ed espone capolavori e opere inedite di Chagall dal 1908 – la data a cui risalgono i primi lavori – fino alle ultime, monumentali opere degli anni Ottanta: dagli esordi in Russia, al primo soggiorno francese e al ritorno in Russia, dove rimase fino al 1921; dal secondo esilio in Francia, alla fuga dal nazismo negli Stati Uniti, fino al ritorno definitivo in Costa Azzurra, in Francia.

I lavori mostrano lo stile unico di Chagall, caratterizzato dalla fusione delle tre culture a cui appartiene: era infatti nato in una famiglia ebraica di origine lituana a Vitebsk, nell’attuale Bielorussia che allora si trovava sotto l’Impero russo. Il suo nome era Moishe Shagal: lo cambiò in Marc (da Mark, il nome con cui era indicato nei documenti russi) Chagall (cioè il cognome paterno francesizzato), quando si trasferì a Parigi nel 1910, dopo aver studiato arte a San Pietroburgo. Come la sua vita, la sua arte è profondamente legata alla cultura ebraica, con i manoscritti ornati da cui trae ispirazione per gli elementi espressivi e privi di prospettiva; a quella russa, con le icone religiose e i lubki (le stampe popolari che raccontano storie e notizie sotto forma di vignette senza didascalie); a quella occidentale, dai grandi pittori della tradizione alle avanguardie europee che frequentava abitualmente a Parigi.

Oltre a essere riconosciuto come il più grande e rappresentativo artista ebreo del Novecento, Chagall è anche considerato un esponente fondamentale di alcuni tra i principali movimenti culturali europei: nei suoi lavori ha sintetizzato cubismo, simbolismo e fauvismo, fino a sconfinare nel surrealismo. È famoso soprattutto per i suoi quadri, dai molteplici colori, dall’atmosfera sognante e incantata, popolati da animali che volano, amanti abbracciati e violinisti, ma ha realizzato anche tappezzerie, ceramiche, vetrate per le cattedrali di Reims e Metz, illustrazioni di libri e pitture su larga scala, come il soffitto dell’Opéra di Parigi.

La retrospettiva a Palazzo Reale è accompagnata dalla mostra “Chagall e la Bibbia”, allestita al Museo Diocesano di Milano fino al primo febbraio 2015: raccoglie 60 opere e 22 gouaches preparatorie – recentemente ritrovate ed esposte per la prima volta – e dedicate a temi e storie della Bibbia, considerata da Chagall una fonte imprescindibile di arte e poesia. Dal 27 febbraio al 28 giugno 2015, la mostra di Palazzo Reale verrò ospitata dal Musées royaux des Beaux-Arts de Belgique, a Bruxelles.