BlackBerry Passport, com’è fatto

Le cose da sapere sul nuovo smartphone di BlackBerry che ci crede ancora: è molto quadrato e ha una tastiera vera

Oggi BlackBerry ha ricordato a chi la dà per spacciata da anni che esiste ancora, presentando un nuovo smartphone che si chiama BlackBerry Passport e che almeno esteticamente è molto diverso dai telefoni della concorrenza. Come suggerisce il nome, è grande all’incirca quanto un passaporto e sotto al suo grande schermo quadrato ha una tastiera vera e propria, la caratteristica da sempre più apprezzata da chi utilizza i BlackBerry. Con il suo nuovo smartphone, la società canadese ha provato a tornare alle origini, quando il suo marchio era presente in quasi tutte le aziende grazie ai suoi servizi alle imprese per scambiarsi facilmente e-mail e accedere a documenti di lavoro. Le cose cambiarono quando arrivarono gli iPhone di Apple e gli smartphone Android che seguirono: BlackBerry faticò ad aggiornarsi e ad affrontare il cambiamento e in pochi anni finì in una profonda crisi, dalla quale ora sta provando a uscire con nuovi prodotti e una azienda più piccola e meno costosa da gestire.

BlackBerry Passport ha un touchscreen da 4,5 pollici con una definizione di 1.440 x 1.440 pixel. Il formato quadrato è stato scelto perché permette naturalmente di vedere più cose in ogni schermata, soprattutto se si stanno osservando e modificando documenti di lavoro, come foglio di calcolo o presentazioni. Il fatto di potere scrivere il testo usando una tastiera fisica, non una virtuale a comparsa, permette inoltre di avere più pixel liberi per mostrare i contenuti sullo schermo.

Tutti i tasti della piccola QWERTY sono comunque sensibili al tocco: in pratica possono essere usati come un grande touchpad per spostarsi all’interno dei documenti. Tenendo il BlackBerry Passport in orizzontale, la tastiera può essere inoltre utilizzata come una grande barra di scorrimento, per fare scorrere le pagine che si stanno visualizzando sullo schermo. Alcuni hanno segnalato che i tasti della tastiera sono comunque un po’ sacrificati, e in una posizione che può risultare scomoda per avere una buona presa sullo smartphone, che nel complesso pesa circa 200 grammi.

Sulla parte posteriore del BlackBerry Passport c’è una fotocamera da 13 megapixel, mentre la fotocamera frontale è meno definita e serve soprattutto per le videochiamate. Il fatto di avere realizzato uno smartphone di notevoli dimensioni, ha consentito a BlackBerry di inserire una batteria più potente rispetto a molti telefoni della concorrenza. Stando ai dati forniti dalla società, il BlackBerry Passport ha un’autonomia di utilizzo che raggiunge le 30 ore, ma molto dipende dal tipo di applicazioni che si utilizzano durante la giornata.

BlackBerry Passport utilizza il sistema operativo BlackBerry OS 10.3, con numerose funzionalità che sono state pensate per rendere più semplice la gestione di questo tipo di dispositivi nelle reti aziendali. OS 10 ha ricevuto in passato critiche molto positive per la possibilità di separare nettamente app e documenti di lavoro da quelli personali, creando di fatto due smartphone in un unico dispositivo, con i necessari sistemi di sicurezza.

Il problema di BlackBerry OS 10.3 è che dispone di un numero limitato di applicazioni, perché fino a ora è stato utilizzato su un numero ridotto di smartphone se paragonato a iOS per iPhone o ad Android, suscitando di conseguenza un minore interesse da parte di chi realizza le applicazioni. BlackBerry ha provato a risolvere il problema stringendo un accordo con Amazon, che ha un proprio store di applicazioni basate su Android, che potranno essere installate anche sul BlackBerry Passport.

BlackBerry ha annunciato che il suo nuovo telefono sarà messo in vendita nel Nord America nei prossimi giorni e in seguito in altri paesi. In Italia dovrebbe essere messo in vendita a partire da ottobre a un prezzo intorno ai 650 euro. Difficilmente potrà fare concorrenza diretta ai nuovi iPhone o ai modelli Android più costosi, ma la società confida di ritrovare qualche spazio in ambito aziendale, soprattutto tra chi è rimasto affezionato alle sue piccole tastiere e ai suoi servizi business.