Le fotografie sfocate di Bill Armstrong

Immagini fuori fuoco, ritagliate e poi dipinte, in mostra alla Forma Galleria di Milano fino al 28 novembre

Bill Armstrong 
Figure, Infinity, 2003
Bill Armstrong Figure, Infinity, 2003

Il 18 settembre Forma Galleria di Milano ha inaugurato la mostra Infinity, dedicata ai lavori dell’artista statunitense Bill Armstrong. Armstrong è nato nel 1952, è cresciuto a Concord, in Massachusetts, e vive a New York. Dal 1997 Armstrong lavora alla serie “Infinity”, che raccoglie fotografie fuori fuoco con l’obiettivo puntato all’infinito: i soggetti si smaterializzano, diventano evanescenti, si trasformano in sola forma e colore. Il progetto prevede svariate serie suddivise per soggetto. “Renaissance”, per esempio, è dedicata all’arte dei grandi maestri, non solo rinascimentali: le opere – spesso ritratti o figure in movimento – vengono fotografate sfocate, e poi ritagliate e dipinte fino ad assumere un nuovo significato. In “Mandala” Armstrong ha fotografato, sempre con la sua tecnica, le ruote dell’esistenza e le mappe del cosmo della religione buddista, trasformandole in cerchi di colore.

Le fotografie di Armstrong fanno parte di importanti collezioni pubbliche e private, come il Fogg Art Museum dell’università di Harvard, il Museum of Fine Arts di Houston, il Musée de L’Elisée di Losanna e il Forma Centro Internazionale di Fotografia, e sono apparse su importanti giornali e riviste come il New Yorker, il New York Times e Harper’s. La mostra a Forma Galleria resterà aperta fino al 28 novembre.