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  • Martedì 9 settembre 2014

Norvegia-Italia, stasera

Le cose da sapere sulla prima partita della nazionale nelle qualificazioni all'Europeo del 2016, la prima ufficiale dopo il disastro dei Mondiali, e un po' di storia recente

Norvegia-Italia
Norvegia-Italia

Norvegia e Itaia giocano alle 20:45 di stasera, all’Ullevaal Stadion di Olso, nella prima partita della Nazionale per le qualificazioni al Campionato europeo del 2016, che si disputerà tra poco meno di due anni in Francia. Si tratta della prima partita ufficiale non amichevole dell’Italia dopo il Mondiale in Brasile, di quelle solitamente seguite dagli spettatori e dai tifosi con una certa pigrizia e indifferenza rispetto al grande coinvolgimento di pubblico generato dai Mondiali e dagli Europei. La partita di stasera è però molto attesa principalmente per due motivi: è il primo impegno ufficiale della nazionale dopo uno dei Mondiali più deludenti di sempre; ed è la prima partita importante del nuovo allenatore Antonio Conte, ex allenatore della Juventus, nonché la prima partita importante dopo l’elezione del nuovo presidente della FIGC, Carlo Tavecchio. Entrambi i ruoli erano rimasti vacanti dopo le immediate dimissioni di Cesare Prandelli e di Giancarlo Abete dopo l’eliminazione dell’Italia dal Mondiale in Brasile.

Come funzionano le qualificazioni all’Europeo del 2016
L’Europeo del 2016 sarà il primo a 24 squadre e si giocherà in Francia per la terza volta, dopo le edizioni del 1960 e del 1984. Per stabilire le squadre partecipanti – la Francia lo è già, in qualità di paese organizzatore – si tiene un torneo tra 53 nazionali divise in nove gironi (otto da sei squadre e uno da cinque): si qualificheranno direttamente all’Europeo soltanto le prime due squadre classificate di ciascun girone, e la migliore terza considerando tutti i gironi. Le altre otto squadre arrivate in terza posizione disputeranno, a novembre 2015, una serie di spareggi – con partita di andata e ritorno – per decidere le ultime quattro nazionali che completeranno il quadro dell’Europeo.

Il girone di qualificazione dell’Italia
L’Italia è stata sorteggiata nel girone H insieme a Norvegia, Croazia, Bulgaria, Azerbaigian e Malta. Dato che l’Italia è considerata una nazionale di prima fascia (arrivò seconda allo scorso Europeo del 2012, perdendo in finale contro la Spagna), il meccanismo del sorteggio ha impedito che finisse con altre nazionali forti come per esempio la Germania, l’Olanda o la Spagna stessa. Italia a parte, la Croazia e la Norvegia – e in misura minore la Bulgaria – sono considerate le squadre relativamente più forti del girone H.

Che squadra è la Norvegia
La Norvegia – che oggi è al 53esimo posto nel ranking FIFA, ma negli anni Novanta è stata a lungo considerata una nazionale difficile da affrontare – viene da anni molto deludenti: non è riuscita a qualificarsi né allo scorso Europeo del 2012 né allo scorso Mondiale in Brasile, classificandosi quarta in un girone non così difficile (dietro a Svizzera, Islanda e Slovenia). A settembre dello scorso anno Per-Mathias Høgmo, a lungo allenatore delle giovanili della nazionale norvegese, è stato scelto come nuovo allenatore, con l’ambizione di riportare la squadra alla fama e ai relativi successi degli anni Novanta.

La Norvegia gioca con un 4-4-2 molto difensivo, e proprio la difesa è sostanzialmente il reparto migliore della squadra. Non ci giocano calciatori molto famosi ma diversi titolari della rosa giocano, più che altro come riserve, in squadre di club dei campionati più importanti e competitivi d’Europa. Hanno un buon difensore centrale, il 24enne Håvard Nordtveit, che durante l’anno gioca in Germania, come prima riserva del Borussia Mönchengladbach. Poi c’è l’esterno d’attacco Mats Møller Dæhli, un 19enne già da tempo descritto come un piccolo fenomeno, benché il suo potenziale sia ancora rimasto in gran parte inespresso (gioca col Cardiff City, nella serie B inglese). Il portiere, Ørjan Nyland, non è male: gioca a buoni livelli nel Molde, una squadra norvegese, ed è nel giro della nazionale da diversi anni. In attacco gioca Tarik Elyounoussi, un 26enne marocchino con passaporto norvegese (gioca con l’Hoffenheim, in Germania), e Joshua King, un 22enne con passaporto del Gambia, di cui è originario il padre: dopo essere rimasto al Manchester United per diversi anni (ma rigirato in prestito a diverse squadre), da un paio di anni gioca con più continuità nel Blackburn, altra squadra di serie B inglese.

Come giocherà l’Italia
Dopo la convincente partita amichevole vinta 2-0 contro l’Olanda a Bari il 4 settembre scorso, l’Italia non avrà certamente a disposizione – a causa di infortuni o squalifiche – né il difensore Giorgio Chiellini né il centrocampista Claudio Marchisio. Giocheranno probabilmente gli stessi che hanno giocato (molto bene) contro l’Olanda, con il consueto modulo 3-5-2 preferito da Conte: l’unica differenza dovrebbe essere l’impiego del portiere Gianluigi Buffon e quello del centrocampista Alessandro Florenzi (al posto di Marchisio). In attacco dovrebbero essere confermati Ciro Immobile e Simone Zaza.

Le probabili formazioni
Italia (3-5-2): Buffon, Ranocchia, Bonucci, Astori, De Rossi, Darmian, Florenzi, Giaccherini, De Sciglio, Zaza, Immobile.
Norvegia (4-5-1): Nyland, Forren, Linnes, Nordtveit, Elabdellaoui, Johansen, Elyounoussi, Jenssen, Skjelbred, Daehli, King.

Un po’ di storia
Uno dei calciatori più noti della Norvegia degli ultimi due decenni, noto anche in Italia, è stato senza dubbio l’attaccante Tore André Flo, che si è ritirato nel 2012 dopo quindici anni giocati in gran parte ad alti livelli, in diversi campionati importanti d’Europa. Dal 2003 al 2005 giocò due stagioni in Italia, nel Siena, ma al resto del mondo è principalmente noto per le ottime stagioni che giocò precedentemente nel Chelsea, dal 1997 al 2000, e soprattutto per il Mondiale del 1998: la Norvegia finì seconda nel girone dietro al Brasile, che però riuscì clamorosamente a battere 2-1 proprio nell’ultima partita della fase a gironi (Flo segnò uno dei due gol).

In quel Mondiale la Norvegia incontrò poi agli ottavi di finale proprio l’Italia. Fu una partita non bella, come spesso è capitato tra queste due nazionali: vinse l’Italia 1-0 grazie a un solo gol, segnato da Christian Vieri al 18esimo del primo tempo.

Un’altra Italia-Norvegia ben nota agli appassionati di calcio, soprattutto tra quelli che oggi hanno intorno ai 30 anni, è quella che si giocò durante la fase a gironi del Mondiale del 1994 negli Stati Uniti. In molti ricordano quella partita non perché fu particolarmente bella – non lo fu affatto – ma perché fu complicatissima per l’Italia: dopo venti minuti di gioco, il portiere Gianluca Pagliuca toccò la palla con le mani fuori dall’area di rigore e fu espulso, costringendo l’Italia a giocare il resto della partita in dieci. La cosa notevole fu che l’allenatore Arrigo Sacchi, per fare entrare il portiere di riserva, decise di sostituire Roberto Baggio, unanimemente ritenuto il giocatore più forte della nazionale, e che la prese piuttosto male (“questo è matto”, si capisce dal suo labiale al momento della sostituzione; alla fine l’Italia riuscì a sfangarla grazie a un gol di un altro Baggio, Dino, al 69esimo: con un pareggio l’Italia sarebbe quasi certamente finita fuori dal Mondiale).

Italia e Norvegia hanno giocato contro 13 volte in partite ufficiali: l’Italia ha vinto sei volte, la Norvegia tre, il resto pareggi. A parte un 3-1 del 1937, nessuna partita tra queste due nazionali è mai finita con più di un gol di scarto.

Foto: Simone Zaza e Ciro Immobile (Claudio Villa/Getty Images)