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  • Lunedì 18 agosto 2014

In Ucraina hanno bombardato i profughi

Un convoglio che cercava di lasciare Luhansk è stato colpito da razzi e colpi di mortaio: si parla di morti e feriti, i filo-russi e il governo ucraino si accusano a vicenda

Un convoglio di profughi che stava cercando di abbandonare Luhansk, una delle ultime città in Ucraina orientale controllata dai ribelli filo-russi, è stato attaccato con razzi e colpi di mortaio. Non si conosce ancora il numero esatto delle vittime, ma secondo il governo ucraino sono diverse decine. Il convoglio di automobili e camion sarebbe stato colpito duramente e molte persone sono morte o sono rimaste ferite all’interno dei veicoli. Il governo ucraino e i ribelli filo-russi si sono accusati a vicenda dell’attacco, come è avvenuto spesso nelle ultime settimane e come accadde per l’abbattimento del volo civile MH17.

La città di Luhansk si trova oramai sotto assedio da parte delle forze dell’esercito ucraino e l’area che la circonda ha subìto bombardamenti particolarmente violenti nelle ultime settimane. Sia le milizie filo-russe che il governo ucraino hanno confermato che la zona dove transitava il convoglio era stata oggetto di diversi scambi di artiglieria negli scorsi giorni. Nelle ultime settimane circa 500 persone al giorno hanno lasciato la città di Luhansk.

Nel frattempo, domenica 17 agosto si sono svolti a Berlino dei colloqui tra i ministri degli Esteri di Germania, Francia, Russia e Ucraina. Non è stato raggiunto un accordo per un cessate il fuoco, ma secondo il ministro degli Esteri russo il governo ucraino ha accettato di far entrare nel paese un convoglio di aiuti umanitari. Da circa una settimana, infatti, poco meno di 300 camion dipinti di bianco – che il governo russo sostiene essere carichi di aiuti umanitari – sono in attesa di poter entrare in Ucraina (ne avevamo parlato qui).

I camion sono partiti da Mosca martedì 12 e hanno lentamente raggiunto il confine ucraino. All’inizio avrebbero dovuto attraversare il confine controllato dai militari ucraini, ma in questi giorni si sono spostati ed ora sono fermi vicino a un posto di frontiera controllato dai ribelli filo-russi. La Croce Rossa Internazionale, che dovrebbe fare da garante al convoglio, sostiene di non aver ricevuto ancora abbastanza informazioni sul contenuto dei camion e sul loro itinerario. Alcuni giornalisti hanno confermato che alcuni camion trasportano aiuti umanitari (anche se molti altri, a quanto pare, sono vuoti o carichi soltanto a metà).

Nel frattempo i ribelli continuano a ricevere rinforzi da oltre il confine russo. Domenica 17 agosto alcuni giornalisti hanno fotografato un convoglio carico di missili BUK attraversare il confine tra Russia e Ucraina (il BUK è proprio il modello di missile ritenuto responsabile dell’abbattimento del volo MH17). Nei giorni precedenti altri giornalisti hanno fotografato altri convogli di mezzi militari, mentre i leader dei ribelli filo russi hanno annunciato di aver ricevuto 150 nuovi veicoli e più di 1.200 uomini «addestrati in Russia per quattro mesi».