Da Grom si lavora solo col sole

L'azienda di gelati ha trovato un accordo coi sindacati per un nuovo originale contratto di lavoro: i negozi restano chiusi quando piove, le ore si recuperano quando è bello

An employee serves ice-cream at a Grom ice-cream parlor in Milan on June 21, 2012. Italian ice-cream maker Grom with 58 shops in Italy, France, USA and Japan is producing high quality ice-cream, applying artisanal production with top quality raw metrials. AFP PHOTO / TIZIANA FABI (Photo credit should read TIZIANA FABI/AFP/GettyImages)
An employee serves ice-cream at a Grom ice-cream parlor in Milan on June 21, 2012. Italian ice-cream maker Grom with 58 shops in Italy, France, USA and Japan is producing high quality ice-cream, applying artisanal production with top quality raw metrials. AFP PHOTO / TIZIANA FABI (Photo credit should read TIZIANA FABI/AFP/GettyImages)

L’azienda di gelati Grom – una popolare catena di gelaterie con 750 dipendenti e 63 punti vendita distribuiti in 34 città italiane e in 5 all’estero (New York, Parigi, Osaka, Malibu e Tokyo) – ha trovato un accordo con i sindacati per un contratto integrativo piuttosto originale, che scardina le regole tradizionali che regolano l’orario di lavoro. Secondo il nuovo contratto gli orari di lavoro dei dipendenti variano a secondo del tempo: se un giorno il tempo è molto nuvoloso o si prevedono piogge il negozio rimane chiuso; le ore perse si recuperano in un altro momento, quando c’è il sole.

Uno scorcio alle carte del tempo tra vortici depressionari, temperature e immagini satellitari. Poi, via, a destreggiarsi tra ordinazioni, vaschette e coni. E se piove? Niente, si sta a casa. In attesa del sole.
L’intesa è stata firmata da poco. Mette d’accordo, senza aver richiesto lunghe contrattazioni, azienda e sindacati. Introduce, forse involontariamente, la figura del «gelataio-meteorologo». E stabilisce un principio di certo innovativo: se il tempo promette soltanto nuvoloni e acqua il negozio resta chiuso, i dipendenti non lavorano, risparmiano ore e possono recuperare soprattutto il fine settimana, quando — ci si augura — dovrebbe tornare il sereno.

A stabilirlo è un contratto integrativo aziendale tra Grom — la catena di gelaterie con 750 dipendenti, 63 punti vendita (compresi Malibu, New York, Osaka, Parigi, Tokyo) — e i sindacati. Un accordo «figlio» di quello dell’agosto 2012, accolto, ai tempi, da parole entusiasmanti dagli esponenti di Filcams-Cgil. «Da allora abbiamo cercato di privilegiare i rapporti di impiego a tempo indeterminato, pur in tempi difficili», ricorda Guido Martinetti, fondatore del marchio insieme con Federico Grom. Che però, come tutti gli altri, deve fare i conti con l’andazzo del mercato.

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