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  • Sabato 16 agosto 2014

Cinque cose sulla nuova Premier League

Che inizia oggi con Manchester United-Swansea: quali sono le favorite e chi è il giocatore più italiano più atteso (e forse non lo conoscete)

Arsenal's Chilean midfielder Alexis Sanchez lines up before kick off of the FA Community Shield football match between Arsenal Manchester City at Wembley Stadium in north London on August 10, 2014. AFP PHOTO / GLYN KIRK -- NOT FOR MARKETING OR ADVERTISING USE / RESTRICTED TO EDITORIAL USE (Photo credit should read GLYN KIRK/AFP/Getty Images)
Arsenal's Chilean midfielder Alexis Sanchez lines up before kick off of the FA Community Shield football match between Arsenal Manchester City at Wembley Stadium in north London on August 10, 2014. AFP PHOTO / GLYN KIRK -- NOT FOR MARKETING OR ADVERTISING USE / RESTRICTED TO EDITORIAL USE (Photo credit should read GLYN KIRK/AFP/Getty Images)

Oggi, sabato 16 agosto, si giocherà la partita inaugurale della Premier League, il torneo calcistico più importante che si tiene in Inghilterra: alle 13.45 ora italiana, a Manchester, giocheranno contro Manchester United e Swansea. Il torneo sarà disputato da venti squadre e si concluderà dopo 38 giornate il 24 maggio 2015. La Premier League è uno dei tornei calcistici più importanti e competitivi d’Europa assieme a quelli di Spagna, Italia e Germania: nella formula attuale, la Premier esiste da circa 22 anni e l’anno scorso è stata vinta in modo piuttosto rocambolesco dal Manchester City, alla fine di una stagione molto divertente e incerta quasi fino alla fine (c’è stato anche spazio per una specie di psicodramma relativo a una delle squadre favorite, il Liverpool). In vista del torneo di quest’anno, abbiamo messo insieme cinque cose da tenere d’occhio, per avere qualche argomento di conversazione con gli appassionati di calcio inglese.

1) L’Arsenal
Da quando è allenata dal francese Arsène Wenger – cioè da 18 anni – l’Arsenal è spesso stata considerata all’inizio della nuova stagione una delle squadre favorite per la vittoria finale. Negli ultimi anni, però, l’Arsenal ha disputato diversi pessimi campionati: nella scorsa stagione, dopo un ottimo girone di andata, si è pian piano “sgonfiato” fino a finire quarto, a sette punti dal Manchester City. È però riuscito a vincere la FA Cup, la più importante coppa nazionale del calcio inglese, battendo in finale lo Hull City per 3-2: è stato il primo trofeo ottenuto dalla squadra negli ultimi nove anni.

Il 10 agosto, poi, l’Arsenal ha vinto anche il Community Shield – l’equivalente della Supercoppa che si gioca in Italia (il trofeo che si giocano la squadra vincitrice del campionato e quella che ha vinto la coppa nazionale) – battendo il Manchester City per 3-0. Nonostante avesse già una squadra molto competitiva – l’anno scorso aveva acquistato, fra gli altri, il forte centrocampista Mesut Özil dal Real Madrid –  quest’estate ha comprato dal Barcellona il bravo attaccante esterno Alexis Sánchez, uno dei migliori giocatori dei recenti Mondiali, e il bravo difensore francese Mathieu Debuchy dal Newcastle. Anche all’inizio di questa stagione, insomma, l’Arsenal è di nuovo fra le squadre favorite.

2) Lukaku
Quest’anno uno dei trasferimenti più importanti e sorprendenti del calciomercato inglese è stato quello del 21enne attaccante belga Romelu Lukaku dal Chelsea all’Everton. Lukaku è uno che fra i 16 e i 18 anni aveva segnato 41 gol nel campionato belga; è stato poi comprato dal Chelsea, che nelle ultime due stagioni l’ha dato in prestito a West Bromwich ed Everton, dove ha segnato rispettivamente 17 e 16 gol a stagione. Di lui, i tifosi del West Bromwich cantavano: «He comes from Stamford Bridge/ He’s bigger than a fridge/ Lukaku» («Proviene da Stamford Bridge/È più grosso di un frigorifero/Lukaku»): è alto un metro e novanta ed è un’eccellente punta centrale vecchio stile, di quelle che tengono palla, prendono botte dai difensori centrali e segnano a due metri dalla linea di porta.

Al Chelsea, Lukaku non ha mai avuto grande fortuna: alla sua prima stagione, nel 2011-2012, giocò pochissimo e si rifiutò anche solo di toccare il trofeo della Champions League vinto dalla sua squadra: non aveva avuto alcun ruolo nella vittoria, disse poi. Nell’estate del 2013, tornato dal prestito al West Bromwich, sbagliò il rigore decisivo nella finale di Supercoppa Europea contro il Bayern Monaco. Fu mandato in prestito all’Everton pochi giorni dopo. Nonostante sia uno dei più promettenti attaccanti europei (sebbene abbia giocato un Mondiale così così), il Chelsea l’ha ceduto scegliendo invece di puntare su un giocatore considerato più pronto: il 25enne spagnolo Diego Costa, comprato per 40 milioni dall’Atletico Madrid.

3) Strani abbandoni
Venerdì 15 agosto, a due giorni dall’esordio nel torneo, l’allenatore del Crystal Palace Tony Pulis ha rescisso il contratto con la società, sorprendendo moltissimi osservatori. Secondo i giornali inglesi, la decisione di Pulis è stata causata da alcune controversie con la società, legate al mancato acquisto di alcuni giocatori. Pulis, che è gallese e ha 56 anni, era stato assunto dal Crystal Palace il 23 novembre del 2013, dopo che la squadra aveva ottenuto tre punti nelle prime otto partite del torneo con il precedente allenatore, Ian Holloway. Con Pulis la squadra migliorò parecchio – riuscì a battere, fra le altre, Chelsea ed Everton – ed evitò la retrocessione, terminando addirittura il torneo all’undicesimo posto (fu il terzo miglior risultato di sempre nella storia del Crystal Palace). A fine stagione, Pulis è stato nominato miglior allenatore del torneo. Wenger, l’allenatore dell’Arsenal, ha recentemente definito «un miracolo» il lavoro compiuto da Pulis al Crystal Palace.

In seguito alla risoluzione del contratto col Crystal Palace, il magazine calcistico Squawka ha fatto però notare come Pulis sia un allenatore notoriamente molto esigente in fatto di acquisti per la propria squadra: negli ultimi cinque anni in cui aveva allenato lo Stoke City, fra il 2008 e il 2013, la squadra aveva speso circa 109 milioni di sterline per acquistare nuovi giocatori (circa 135 milioni di euro), spendendo meno solo di Manchester City, Chelsea e Liverpool.

4) Van Gaal
Sarà interessante seguire la stagione del Manchester United, dopo che l’anno scorso la squadra finì settima a 22 punti di distanza dal Manchester City (fu la stagione del licenziamento di David Moyes, il primo allenatore a sostituire lo storico allenatore scozzese Alex Ferguson dopo 26 anni). L’interesse dipende in parte dal fatto che oggi la squadra è allenata dall’olandese Louis Van Gaal, uno degli allenatori più forti e vincenti in circolazione, che con l’Olanda ha appena ottenuto il terzo posto ai Mondiali. Van Gaal fa giocare un calcio piuttosto divertente, e ha a disposizione molti forti giocatori fra cui il nuovo acquisto Luke Shaw – 19enne terzino sinistro comprato quest’estate dal Southampton – e il 26enne trequartista spagnolo Juan Mata, arrivato a gennaio dal Chelsea. Inoltre, avrà il vantaggio di non disputare alcuna coppa europea, potendo concentrare gli sforzi sul campionato.

5) Pellè
Quest’estate il Southampton ha sorprendentemente comprato per circa 10 milioni di euro il 29enne attaccante italiano Graziano Pellè. La storia di Pellè è piuttosto curiosa: una decina di anni fa, quando giocava nelle giovanili del Lecce, era considerato uno degli attaccanti italiani più promettenti. Poi, dopo diversi prestiti a varie squadre di Serie B, venne acquistato dalla squadra olandese dell’Az Alkmaar, dove restò per quattro stagioni segnando 16 gol in 91 partite. Nel 2011 tornò in Italia, dove fra Parma e Sampdoria rimase parecchie volte in panchina segnando pochissimo. Nel 2012 fu comprato dal Feyenoord, dove finalmente giocò molto bene. Nelle ultime due stagioni ha segnato 55 gol in 66 partite (erano anche circolate alcune voci di una sua convocazione in Nazionale, mai avvenuta). È molto alto – circa 1,93 metri – ma è anche piuttosto tecnico e ha un gran senso del gol. Quest’anno sarà la prima volta che giocherà titolare in una squadra che disputa uno dei campionati più importanti e prestigiosi.

foto: GLYN KIRK/AFP/Getty Images