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  • Venerdì 15 agosto 2014

La squalifica di Mekhissi-Benabbad

Un atleta francese aveva vinto la medaglia d'oro nei 3.000 metri siepi ma si è tolto la maglietta nell'ultimo giro, quando era sicuro di vincere

(Dean Mouhtaropoulos/Getty Images)
(Dean Mouhtaropoulos/Getty Images)

L’atleta francese Mahiedine Mekhissi-Benabbad giovedì 11 agosto aveva vinto la medaglia d’oro nei 3.000 metri siepi agli europei di atletica di Zurigo, ma pochi minuti dopo la gara è stato squalificato: durante l’ultimo giro di pista, quando aveva già un certo vantaggio sugli altri atleti, si è tolto la maglietta e se l’è messa fra i denti, concludendo poi la gara stringendola in mano. Mekhissi-Benabbad è stato immediatamente ammonito dai giudici di gara per “comportamento improprio e/o non sportivo”, ma poi la Spagna ha presentato un ricorso e quel ricorso è stato accolto: Mekhissi-Benabbad è stato squalificato e ha perso così quella che per lui sarebbe stata la terza medaglia d’oro consecutiva agli europei di atletica.

Mekhissi-Benabbad è stato squalificato in base a una norma che prevede che gli atleti debbano gareggiare provvisti di “vestiti, scarpe e pettorina”. La medaglia d’oro è andata a un altro francese, Yoann Kowal; il polacco Krystian Zalewski è salito al secondo posto e lo spagnolo Angel Mullera al terzo. «Mi sono tolto la maglietta perché ero felice, ovviamente», ha detto Mekhissi-Benabbad dopo la squalifica. «È stato il piacere di vincere. Ero così felice di essere riuscito a difendere il titolo».

Già un paio di anni fa si era parlato di Mekhissi-Benabbad per via di una specie di rissa con un altro atleta francese, Mehdi Baala, dopo una gara a Monaco.