• Mondo
  • Giovedì 14 agosto 2014

Il Papa in Corea del Sud

È arrivato giovedì mattina a Seul, dove un papa mancava da 25 anni, e a giudicare dalle foto sono tutti piuttosto allegri

Papa Francesco firma il libro degi ospiti nella sede della Conferenza episcopale coreana, Seul, 14 agosto 2014 
(AP Photo/Korea Pool via Yonhap)
Papa Francesco firma il libro degi ospiti nella sede della Conferenza episcopale coreana, Seul, 14 agosto 2014 (AP Photo/Korea Pool via Yonhap)

Giovedì mattina Papa Francesco è arrivato a Seul, in Corea del Sud: è la prima visita di un papa nel paese negli ultimi 25 anni. È stato accolto in aeroporto dal presidente sudcoreano Park Geun-hye, ha visitato il palazzo presidenziale e incontrato i vescovi alla Conferenza episcopale coreana. La visita, che durerà cinque giorni, prevede anche una messa di massa per l’Assunzione allo stadio di Daejeon, costruito per i Mondiali di calcio del 2002 e che può ospitare 42 mila persone; la beatificazione di 124 martiri coreani, perseguitati tra il 1791 to 1888; la celebrazione della messa di chiusura della Sesta giornata della gioventù asiatica – per cui si aspettano circa 2.000 giovani da tutta l’Asia; e la messa finale nella cattedrale di Seul, dedicata alla pace e alla riconciliazione, e in particolare a quella delle due Coree. In Corea del Sud i cattolici sono circa il 10,4 della popolazione, e sono in aumento: nel 2005 erano 5,2 milioni, diventati 5,4 milioni nel 2013.

Il viaggio ha anche messo in luce un progresso nelle relazioni tra il Vaticano e la Cina, che ha concesso all’aereo papale di sorvolare il suo territorio. Quando nel 1995 Papa Giovanni Paolo II era andato nelle Filippine – l’ultimo papa ad andare in Asia – la Cina gli aveva negato il permesso, costringendo l’aereo ad allungare il tragitto. Circa un’ora prima dell’arrivo di Papa Francesco a Seul, invece, la Corea del Nord ha sparato tre razzi a corto raggio che sono caduti in mare, a largo della costa.