Il Senato ha approvato in via definitiva la riforma della cooperazione internazionale per lo sviluppo

La riforma era stata approvata alla Camera lo scorso 17 luglio, e di fatto riforma una precedente legge risalente a ventisette anni fa, la n. 49/1987, da tempo ritenuta inadeguata sotto molti aspetti. È ripassata al Senato per una terza lettura, dopo esser stata già approvata una prima volta il 25 giugno scorso.

Il testo introduce modifiche formali e sostanziali ai compiti e alle competenze del ministero degli Affari Esteri, a cui saranno affidate maggiori risorse e affiancate una serie di strutture e organi con obiettivi specifici in materia di cooperazione internazionale, sviluppo e tutela dei diritti umani. Cambierà anche la denominazione del ministero, che diventerà “Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale” (MAECI), per rispettare anche sul piano formale quanto stabilito dall’articolo 7 della Costituzione, quello sul “ripudio della guerra” e sulla promozione delle organizzazioni internazionali che favoriscano “la pace e la giustizia fra le Nazioni”.

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