«Coraggio, Cottarelli!»

Francesco Giavazzi rimprovera all'uomo "di capacità eccellenti" nominato ai tagli di spesa dal governo Renzi di stare deludendo le attese (non come Cantone, invece, lui)

Foto Fabio Cimaglia / LaPresse26-06-2014 RomaTavola rotonda di Federutility sulle società partecipateNella foto Carlo CottarelliPhoto Fabio Cimaglia / LaPresse26-06-2014 Roma (Italy)Roundtable of Federutility on subsidiariesIn the photo Carlo Cottarelli
Foto Fabio Cimaglia / LaPresse26-06-2014 RomaTavola rotonda di Federutility sulle società partecipateNella foto Carlo CottarelliPhoto Fabio Cimaglia / LaPresse26-06-2014 Roma (Italy)Roundtable of Federutility on subsidiariesIn the photo Carlo Cottarelli

Il fondo di prima pagina del Corriere della Sera di mercoledì è scritto dall’economista Francesco Giavazzi, che loda la rapidità di intervento di Raffaele Cantone – magistrato, nominato dal governo all’Autorità Anticorruzione – e si domanda invece come mai non abbia dato finora risultati soddisfacenti il lavoro di Carlo Cottarelli, responsabile dei progetti di taglio alla spesa pubblica.

Di fronte alla rapidità con cui si è mosso Cantone, ci si chiede a che punto sia il lavoro dell’altro commissario, Carlo Cottarelli, incaricato di individuare aree in cui ridurre la spesa pubblica, sprechi che spesso vanno a braccetto con la corruzione. Si pensi ad esempio alla sanità e a ciò che spesso si cela dietro le ampie differenze nei prezzi pagati da diversi ospedali per i medesimi strumenti. Da mesi non se ne sa più nulla. Le capacità della persona sono eccellenti. Forse che la sua scarsa incisività, per usare un eufemismo, dipenda dal fatto che i tagli sono una scelta politica? Neppure Cantone può commissariare un’azienda: può solo chiederlo al prefetto, il quale potrebbe negarlo, ma sarebbe obbligato a spiegare perché; nessuno impedisce a Cottarelli di rendere noto dove, come e quanto, secondo lui, si dovrebbe tagliare, mettendo il governo di fronte alla responsabilità di non farlo.

(leggi per intero su Corriere.it)