Le fotografie di Eugeni Forcano

Una mostra a Madrid espone i lavori di uno dei più importanti fotografi spagnoli del Dopoguerra, tra la vecchia Barcellona e la vita di campagna

Confidenze. Cattedrale di Barcelona, 1966
(© Eugeni Forcano)
Confidenze. Cattedrale di Barcelona, 1966 (© Eugeni Forcano)

Dal 18 luglio al 31 agosto si terrà nella Real Academia de Bellas Artes de San Fernando a Madrid, in Spagna, la mostra Eugeni Forcano. Atrapar la vida, dedicata al fotografo catalano Eugeni Forcano i Andreu. Forcano era nato a Canet del Mar (Barcellona) nel 1926, ed è considerato tra i più importanti fotogiornalisti degli anni post-bellici e del franchismo. Ha ricevuto molti premi, tra cui la medaglia d’oro al valore artistico del Comune di Barcellona e, nel 2012, il Premio nazionale di fotografia, consegnato dal ministero della Cultura spagnolo ai fotografi che hanno contribuito ad arricchire il patrimonio culturale del paese.

La mostra è organizzata dal ministero della Cultura spagnolo nell’ambito di PhotoEspaña, un importante festival internazionale di fotografia che si tiene in Spagna. Espone 150 fotografie: da quelle più famose in bianco e nero a quelle sperimentali realizzate tra il 1980 e il 1995, incentrate sull’utilizzo della luce e del colore. Le immagini in bianco e nero risalgono agli anni tra il 1960 e il 1974, e riflettono i temi fondamentali del suo lavoro: lo sviluppo di Barcellona, la vita contadina, i gitani, le feste, le varie forme della dittatura, la vita di strada. Forcano riesce a cogliere una scena precisa per mostrare la storia della Spagna dell’epoca, in immagini che tengono sempre conto della dimensione umana e della struttura sociale in cui è inserita.

Forcano ricevette la sua prima macchina fotografica a 12 anni e imparò da solo a utilizzarla. Iniziò a lavorare nel 1959 e dal 1960 collaborò con il settimanale Destino, fino al 1979. Negli anni Settanta abbandonò il fotogiornalismo per la fotografia di moda e pubblicità, per la necessità di doversi mantenere col suo lavoro. Si ritirò dalla fotografia professionistica nel 1995 per motivi di salute.