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  • Sabato 12 luglio 2014

Brasile-Olanda, per il terzo posto

Stasera si gioca la finale che, a questo punto del Mondiale, nessuna nazionale vorrebbe mai dover giocare

Brasile – Olanda
Brasile – Olanda

La finale per il terzo e quarto posto ai Mondiali di calcio in Brasile la giocheranno Brasile e Olanda sabato 12 luglio, alle 22 (ora italiana), allo stadio “Nacional” di Brasilia. Brasile e Olanda sono le due squadre che hanno perso le semifinali: i brasiliani hanno perso martedì scorso contro la Germania, gli olandesi il giorno successivo contro l’Argentina, ai rigori. La finale invece si giocherà domani, domenica 13 luglio, alle 21 (ora italiana), allo stadio Maracanã di Rio de Janeiro.

Il Mondiale del Brasile
Come ampiamente noto, il Brasile ha straperso 7-1 in semifinale contro la Germania dopo aver chiuso il primo tempo già in svantaggio di cinque gol a zero: per numero di gol subiti, è stata la peggiore sconfitta nella storia della nazionale brasiliana ai Mondiali, ed è arrivata alla fine di un torneo che il Brasile ha giocato sostanzialmente male, da quell’autogol di Marcelo in Brasile-Croazia – primo gol del Mondiale – fino alle stentate vittorie nella fase a eliminazione diretta contro Cile e Colombia, entrambe battute con un solo gol di scarto e senza mai convincere del tutto.

Fin dall’inizio del Mondiale la nazionale brasiliana – che nell’estate del 2013 aveva vinto la Confederations Cup – era considerata la squadra favorita per la vittoria del torneo. In molti, anche dopo le prime partite, avevano ritenuto che le pur evidenti lacune nel gioco e nella condizione fisica di alcuni calciatori potessero essere in qualche modo compensate dal vantaggio psicologico di giocare il Mondiale in casa. La grande partecipazione di pubblico ha finito invece col trasformarsi in un carico di aspettative che il Brasile non è stato tecnicamente in grado di reggere non appena si è imbattuto nella squadra atleticamente e psicologicamente più forte e più in forma di tutto il Mondiale, la Germania.

Il Mondiale dell’Olanda
L’Olanda ha avuto un percorso per certi versi opposto rispetto a quello del Brasile: all’inizio non era considerata tra le principali favorite ma lo è diventata subito dopo la strepitosa partita di esordio contro la Spagna, vinta per 5-1. Il fatto che la nazionale campione del mondo in carica fosse stata schiantata così facilmente aveva spinto molti a considerare l’Olanda forse più forte di quanto realmente sia: i limiti della squadra sono emersi già nella seconda partita, contro l’Australia, battuta 3-2 ma capace di andare in vantaggio nel secondo tempo e di rimanere in partita fino alla fine.

Soprattutto nella fase a eliminazione diretta, come capitato a diverse altre squadre favorite, l’Olanda non è riuscita a far vedere quanto di buono si era visto nella fase a gironi: dopo la vittoria all’ultimo minuto per 2-1 contro il Messico, ai quarti ci sono voluti i calci di rigore e una mossa geniale dell’allenatore Louis van Gaal per riuscire a battere il Costa Rica. Nella semifinale contro l’Argentina – da molti ritenuta una delle partite più brutte e deludenti di tutto il Mondiale – l’Olanda non ha praticamente fatto niente per cercare di vincere la partita nei tempi regolamentari e supplementari, se non alla fine del secondo tempo, quando un attacco di Arjen Robben è stato sventato da un intervento in scivolata di Javier Mascherano.

La finale per il terzo e quarto posto
La finale per il terzo e quarto posto si gioca fin dalla seconda edizione dei Mondiali, nel 1934: quell’anno la Germania vinse 3-2 contro l’Austria, e tuttora i tedeschi sono la nazionale che ne ha giocate di più (5). In molti si chiedono da anni quale sia il senso di giocare una finale tra due squadre perdenti, e se sia opportuno farlo. «Penso che questa partita non dovrebbe mai essere giocata, e la cosa peggiore è che pone la possibilità di perdere due partite di fila, quindi in un torneo in cui hai giocato meravigliosamente bene in pratica te ne vai a casa da perdente», ha detto l’allenatore dell’Olanda, Louis van Gaal. Anche l’allenatore portoghese José Mourinho, uno dei più noti e apprezzati al mondo, si è di recente detto contrario alla finale per il terzo e quarto posto: «si affronta una competizione per vincerla, non si pensa ad arrivare terzi o quarti».

Di solito ci si diverte
Eppure, forse proprio per il fatto che non ci sia in palio sostanzialmente nulla di rilevante, le finali per il terzo e quarto posto ai Mondiali sono quasi sempre state delle belle partite, con parecchi gol, giocate da squadre che non badavano troppo a difendere, come invece capita in molte finali e semifinali tiratissime. Dal 1990 al 2010 le finali dei Mondiali hanno prodotto una media di 1,5 gol a partita, mentre nello stesso periodo in nessuna finale per il terzo posto sono stati segnati meno di tre gol, e la media complessiva dalla seconda edizione dei Mondiali è addirittura di 4 gol a partita.

Nel 2010 la Germania, dopo esser stata battuta 1-0 ed eliminata dalla Spagna in semifinale, vinse la finale per il terzo posto contro l’Uruguay, in una partita spettacolare finita 3-2.

Come giocheranno
Dopo l’imbarazzante prestazione contro la Germania, il Brasile potrebbe far giocare alcuni calciatori che non hanno giocato molto o non hanno giocato affatto durante questo Mondiale. In questo modo eviterebbe peraltro ad alcuni tra i giocatori più criticati (l’attaccante Fred, per esempio) di farsi rivedere subito in campo e rischiare di ricevere dai tifosi ancora fischi avanzati dall’ultima partita. Al posto di Maicon, come terzino destro, dovrebbe giocare Dani Alves. La presenza in attacco di Oscar, autore dell’unico gol del Brasile contro la Germania, è quella che sembra meno in dubbio.

L’Olanda ha contestato, oltre che la finale per il terzo posto in sé, anche il fatto di avere un giorno di riposo in meno rispetto agli avversari, che hanno giocato un giorno prima. Non ci sarà il trequartista Wesley Sneijder, che si è infortunato durante la semifinale. Anche in questo caso molti danno come probabile la presenza di giocatori che finora si sono visti meno: per esempio potrebbe giocare titolare il secondo portiere, Tim Krul, quello che era entrato soltanto alla fine dei tempi supplementari della partita dei quarti contro il Costa Rica e che alla fine parò due rigori su cinque, consentendo all’Olanda di qualificarsi per la semifinale.

Anche stavolta la maggior parte dei bookmaker dà il Brasile favorito per la vittoria della partita.

Foto: Ferdy Damman/AFP/Getty Images