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  • Venerdì 4 luglio 2014

La spia arrestata in Germania

È sospettata di avere fatto il doppio gioco con gli Stati Uniti, fornendo informazioni riservate sulla commissione tedesca che si sta occupando del caso NSA

Aggiornamento 5 luglio – La Germania ha convocato l’ambasciatore statunitense a Berlino un giorno dopo l’arresto di un dipendente della Bundesnachrichtendienst (BND) – l’agenzia di intelligence che fa direttamente riferimento al governo tedesco – sospettato di avere dato informazioni riservate agli Stati Uniti. Il ministro degli Esteri tedesco ha parlato di un colloquio informativo. Per ora il governo tedesco non ha diffuso altri dettagli sulla vicenda.

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La polizia tedesca ha arrestato un dipendente della Bundesnachrichtendienst (BND) – l’agenzia di intelligence che fa direttamente riferimento al governo – sospettato di avere dato informazioni riservate agli Stati Uniti. La notizia è stata raccolta dal Süddeutsche Zeitung, uno dei più importanti quotidiani della Germania, ed è stata confermata all’agenzia di stampa Reuters da “due politici informati sui fatti”. La procura generale della Germania ha annunciato l’arresto di un uomo tedesco di 31 anni sospettato di essere una spia per conto di un altro paese, ma non ha dato ulteriori dettagli sull’operazione.

Stando alle informazioni raccolte da Reuters, l’uomo avrebbe ammesso di avere passato alcune informazioni a un suo contatto statunitense. Non è ancora del tutto chiaro che tipo di notizie siano state diffuse, ma sembra che siano legate alle attività di una commissione parlamentare speciale, organizzata per indagare sulle rivelazioni circa le attività di spionaggio su grande scala all’estero da parte della National Security Agency (NSA) degli Stati Uniti, emerse grazie ai documenti forniti dall’ex collaboratore della CIA Edward Snowden. Grazie alla pubblicazione dei documenti riservati si era scoperto che la NSA aveva tenuto sotto controllo le comunicazioni di diversi capi di stato, compreso il telefono cellulare del cancelliere tedesco Angela Merkel.

La spia sospetta non era comunque “una persona con contatto diretto con la commissione di indagine, e non era nemmeno un agente segreto di alto rango” ha spiegato una delle fonti consultate da Reuters. Avrebbe offerto volontariamente la propria collaborazione ai servizi segreti degli Stati Uniti. L’ambasciata statunitense a Berlino non ha commentato la notizia dell’arresto.

Il giornale tedesco Bild pubblicherà sabato 5 luglio un articolo sulla vicenda, in cui si dice che la persona sospettata di essere una spia avrebbe fatto il doppio gioco per almeno un paio di anni. Sarebbe entrata in possesso di almeno 218 documenti riservati, che avrebbe poi passato all’intelligence statunitense. Secondo il giornale, avrebbe passato la documentazione in cambio di denaro per un totale di circa 25mila euro.