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  • Sabato 28 giugno 2014

In Ucraina è stata prolungata la tregua

Lo ha annunciato il presidente Petro Poroshenko: dovrebbe permetterà di iniziare una serie di negoziati con i separatisti, ma ci sono già nuovi scontri

Aggiornamento ore 15 – Secondo l’esercito ucraino almeno un militare sarebbe stato ucciso durante una serie di attacchi ad alcuni posti di blocco intorno a Sloviansk, una delle principali basi dei separatisti filo-russi. Venerdì 27 giugno era stata prorogata la tregua tra esercito e separatisti in vigore dal 23 giugno, ma alcuni gruppi di filo-russi hanno dichiarato che non intendono rispettarla.

Venerdì 27 giugno, il presidente dell’Ucraina Petro Poroshenko ha annunciato una proroga della tregua con i separatisti filo-russi delle regioni orientali Donetsk e Luhansk, annunciata unilateralmente lo scorso 23 giugno. La tregua sarebbe dovuta terminare venerdì sera alle 22, ma Poroshenko ha annunciato che le truppe ucraine non riprenderanno gli scontri fino alle 21 di lunedì 30 giugno. L’annuncio di Poroshenko è arrivato poco dopo la firma di una serie di importanti accordi politici ed economici con l’Unione Europea da parte di Ucraina, Moldavia e Georgia.

Aleksander Boroday, l’autoproclamato leader della “Repubblica popolare di Donetsk”, ha detto che rispetterà i termini della tregua fino a lunedì 30. Ma l’annuncio non è stato accolto da tutti i separatisti nella stessa maniera. Secondo i media locali, altri due comandanti dei separatisti, Pavlo Gubarev e Igor Girkin, hanno annunciato che non rispetteranno la proroga. Alcuni scontri tra separatisti ed esercito ucraino sono continuati anche durante il periodo di tregua, ma la tensione tra le due parti sembra stia cominciando a diminuire: venerdì 27 i ribelli hanno liberato quattro osservatori internazionali catturati alcune settimane fa (a quanto sembra, altri quattro sarebbero ancora prigionieri).

Secondo quasi tutti i commentatori, la tregua serve a Poroshenko per cercare di negoziare con i ribelli più moderati e arrivare a una soluzione pacifica del conflitto. Lo scorso 20 giugno Poroshenko aveva presentato un piano di pace per l’Ucraina in 14 punti. Gli elementi più importanti sono:

– un immediato disarmo nell’Ucraina orientale dove le forze governative si stanno scontrando contro i separatisti filo-russi;
– la creazione di una “zona cuscinetto” di 10 chilometri tra il confine ucraino e quello russo;
– elezioni locali e parlamentari anticipate;
– il ritiro delle accuse contro i separatisti che non hanno commesso “reati gravi”;
– la garanzia della “protezione della lingua russa” nelle regioni orientali del paese;
– l’obbligo per il presidente di consultare i leader locali prima di nominare il governatore di quella regione.

Il piano prevede anche “un corridoio garantito” ai ribelli filorussi e ai mercenari ucraini per lasciare le zone degli scontri. Secondo molti osservatori, se la tregua continuerà a reggere sarà la migliore occasione per riportare la pace nell’est dell’Ucraina da aprile, quando sono cominciati gli scontri. Secondo stime dell’ONU in circa tre mesi di combattimenti sono state uccise 420 persone in tutta l’Ucraina orientale.