• Mondo
  • Sabato 21 giugno 2014

Nuove sanzioni americane in Ucraina

Contro i separatisti filo-russi, prevedono il congelamento di beni e conti negli Stati Uniti: intanto la Russia ha criticato il piano di pace proposto ieri dal presidente ucraino

Ukrainian President Petro Poroshenko, wearing military fatigues, speaks with Ukrainian army's Anti-Terrorist Operation (ATO) officers at their headquarters near the eastern Ukrainian city of Izyum, during his visit of the Donetsk region, on June 20, 2014. Poroshenko announced on June 20 that a week-long unilateral ceasefire would begin in the separatist east later in the day to give the pro-Russian rebels a chance to disarm. AFP PHOTO/ SERGEY BOBOK (Photo credit should read SERGEY BOBOK/AFP/Getty Images)
Ukrainian President Petro Poroshenko, wearing military fatigues, speaks with Ukrainian army's Anti-Terrorist Operation (ATO) officers at their headquarters near the eastern Ukrainian city of Izyum, during his visit of the Donetsk region, on June 20, 2014. Poroshenko announced on June 20 that a week-long unilateral ceasefire would begin in the separatist east later in the day to give the pro-Russian rebels a chance to disarm. AFP PHOTO/ SERGEY BOBOK (Photo credit should read SERGEY BOBOK/AFP/Getty Images)

Gli Stati Uniti hanno imposto nuove sanzioni contro i separatisti filo-russi nell’Ucraina orientale, tra cui il congelamento di beni e conti bancari di sette leader del movimento separatista (sarà anche vietato ad aziende americane fare affari con le persone verso cui sono dirette le sanzioni). Le nuove sanzioni – che colpiranno anche i sindaci auto-proclamati e i governanti delle città in mano ai filo-russi – sono arrivate poche ore dopo l’annuncio del presidente ucraino Petro Poroshenko di un piano di pace per l’Ucraina, dettagliato in 14 punti.

L’amministrazione americana ha anche minacciato di imporre nuove sanzioni mirate contro la Russia, se non si troverà a breve una soluzione per la crisi e le violenze che stanno andando avanti ormai da diversi mesi. Secondo gli Stati Uniti, il governo russo sta infatti fornendo ai separatisti equipaggiamento militare di diverso tipo – tra cui carri armati – e sta concentrando le sue truppe al confine con l’Ucraina, come ha confermato venerdì il segretario generale della NATO Andres Fogh Rasmussen. Il governo russo ha negato entrambe le accuse.

bbc

Il piano presentato da Poroshenko venerdì prevede, tra le altre cose, la concessione di maggiore autonomia alle regioni del paese e una tregua immediata nelle zone dove il conflitto tra separatisti ed esercito ucraino è più intenso. Poroshenko ha specificato che la tregua sarebbe cominciata ieri alle 22, ma sembra che né i separatisti né il governo russo abbiano intenzione di accettare la proposta di pace: alcuni filo-russi sentiti da BBC hanno fatto sapere che non deporranno le armi finché i soldati ucraini non se ne saranno andati dalle regioni orientali del paese. Il governo russo ha diffuso invece una nota piuttosto dura riguardante un episodio separato – alcuni colpi di artiglieria sparati contro i russi al confine con l’Ucraina – ma che è stato collegato anche alle dichiarazioni di Poroshenko:

«La dichiarazione del presidente dell’Ucraina, Petro Poroshenko, sulla cessazione temporanea delle ostilità è stata fatta accidentalmente o deliberatamente mentre il territorio russo veniva colpito. Stiamo aspettando delle spiegazioni, e delle scuse. […] Valutazioni iniziali, purtroppo, mostrano come questo [il piano di pace di Poroshenko, ndr] non sia un invito alla pace e ai negoziati, ma un ultimatum per le milizie del sud-est dell’Ucraina, per farle arrendere.»

Sabato mattina il ministro della Difesa russo ha detto che il presidente Vladimir Putin ha messo in preallarme le forze armate russe.