I ritratti a puntini di Vincent Michéa

Le tavole brillanti esposte alla Saatchigallery di Londra, con personaggi e scene di film famosi

L'Amour c'est du Cinéma, 2011/2012
(Vincent Michéa)
L'Amour c'est du Cinéma, 2011/2012 (Vincent Michéa)

Alla Saatchi gallery di Londra, nell’ambito della mostra «Pangaea: New art from Africa and Latin America», sono esposte 19 tavole dell’artista Vincent Michéa. La mostra riunisce sette artisti dall’Africa e nove dall’America Latina, e Michéa pur essendo francese – è nato a Figeac nel 1963 – rappresenta il Senegal, dove si è trasferito nel 1986 dopo essersi laureato a Parigi in Arti grafiche e design.

Michéa iniziò a lavorare come fotografo e graphic designer, e infatti l’attenzione alla grafica è molto presente nei suoi lavori: si tratta soprattutto di acrilici su tela quadrati, che riproducono in colori brillanti e vivaci panorami di Dakar, famosi dischi jazz e soprattutto autoritratti e ritratti di personaggi celebri. Il colore viene steso in una sorta di trama meccanica fatta di puntini, che ricorda lo stile pop-art di Roy Lichtenstein. Oltre a icone del mondo delle arti e della musica non soltanto africana (come la modella francese Katoucha e la cantante americana Aretha Franklin), Michéa ha realizzato anche la serie L’Amour c’est du Cinéma, dove riproduce baci da film famosi, tra cui Da qui all’eternità e La Dolce Vita.

Michéa ha esposto per la prima volta i suoi dipinti e le sue foto nel 1987 alla Galleria nazionale del Senegal. Negli anni Novanta ha fondato lo studio “100% Dakar” e negli ultimi dieci anni ha insegnato fotomontaggio all’Accademia di Belle arti di Kinshasa, in Congo, e serigrafia alla Scuola superiore di Arti visive a Marrakech, in Marocco. Vive tra Dakar e Parigi; i suoi lavori sono stati esposti in importanti musei di tutto il mondo, tra cui il Musée d’Ixelles a Bruxelles, il Museum der Weltkulturen a Francoforte, e la Galerie Nationale de Senegal a Dakar. La mostra alla Saatchi gallery resterà aperta fino al 2 novembre.