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  • Sabato 31 maggio 2014

Com’è finita in Serie B

Sono stati promossi Palermo ed Empoli, i playoff se li giocheranno sei squadre, Varese e Novara faranno i playout

Venerdì 30 maggio si è giocata la 42esima e ultima giornata del campionato italiano di Serie B, il torneo calcistico nazionale più importante dopo la Serie A. Quella di ieri era una giornata particolarmente avvincente perché ben 13 squadre si giocavano qualcosa: c’era ancora da decidere quale altra squadra sarebbe stata promossa in Serie A direttamente (oltre al Palermo, matematicamente primo e già promosso da quattro giornate), e quali squadre si sarebbero qualificate per i playoff, che si giocheranno a partire da martedì 3 giugno e stabiliranno la terza squadra che salirà in Serie A. E poi c’era ancora da capire, nella parte bassa della classifica, quali due squadre avrebbero giocato lo spareggio per non retrocedere in Lega Pro, quella che prima era la Serie C1.

Come funziona in Serie B
Cominciamo dal fondo della classifica, che è più facile: le ultime tre squadre classificate retrocedono in Lega Pro, e a queste tre si unisce la perdente di uno spareggio che si gioca tra la quartultima e la quintultima in classifica – con partita di andata e una di ritorno – se la quintultima non riesce a mettere tra sé e la quartultima più di 4 punti di distanza.

I calcoli per la promozione in Serie A sono un po’ più cervellotici. La ottengono automaticamente la prima e la seconda squadra in classifica. Una terza squadra ottiene la promozione diretta in Serie A se si classifica in terza posizione ma con un distacco maggiore di 9 punti dalla quarta; se tra la terza e la quarta ci sono 9 punti o meno di distanza, allora no, vengono giocati i playoff dalle squadre – fino a un massimo di sei, inclusa la terza in classifica – che si trovino a non più di 14 punti di distanza dalla terza (il cosiddetto “perimetro playoff”). A seconda di quante squadre si ritrovano in questo perimetro a fine campionato, i playoff possono essere a 2, 3, 4, 5 o 6 squadre, e ciascun caso segue una diversa formula – sono spiegate qui – che serve comunque a garantire un vantaggio alla squadra che si è piazzata meglio in classifica al termine del campionato.

Come è andata, alla fine
L’Empoli ha mantenuto la seconda posizione in classifica battendo 2-0 il Pescara – una delle poche squadre che non si giocava più niente – ed è stata promossa in Serie A. Le squadre che si sono qualificate per i playoff sono quelle dalla terza all’ottava: Latina, Cesena, Modena, Bari, Crotone e Spezia. Non ce l’ha fatta il Siena, che invece fino a venerdì era in zona playoff e che venerdì sera ha vissuto un piccolo psicodramma a Varese (ci arriviamo). I playout saranno giocati dal Varese, appunto, e dal Novara, rispettivamente quintultima e quartultima: venerdì 6 giugno si giocherà la partita di andata, venerdì 13 il ritorno. Per quanto riguarda i playoff martedì 3 si giocheranno i due turni preliminari secchi, in una partita unica: Crotone-Bari, la cui vincitrice giocherà poi le semifinali contro il Latina, e Modena-Spezia, la cui vincitrice giocherà l’altra semifinale contro il Cesena. La finale sarà giocata mercoledì 18 giugno.

La gran festa a Bari
Il risultato più notevole dell’ultima giornata, e in parte imprevisto, è stata la qualificazione ai playoff da parte del Bari: il Bari ha vinto 4-1 in casa contro il Novara, una squadra che era piuttosto sicura di dover disputare i playout. Per il Bari si era messa male al quinto minuto del secondo tempo, quando il Novara era passato in vantaggio con un gol dell’attaccante Pablo González; poi l’attaccante del Bari Edgar Çani – calciatore albanese arrivato a Bari da Tirana nel 1991, a soli 11 mesi e a bordo della nave Vlora – ha segnato il gol del pareggio al 16esimo e quello del vantaggio al 30esimo, prima che un rigore segnato da Diego Polenta e un gol di Stefano Beltrame portassero il risultato sul definitivo 4-1 per il Bari.

La confusione in zona playoff
Che il Bari avrebbe vinto allo stadio “San Nicola”, davanti a un pubblico di 50 mila tifosi e contro una delle ultime squadre in classifica, non c’erano molti dubbi. Ma prima di giocare questa partita il Bari era in una posizione di classifica – nono, con 60 punti – che non gli avrebbe permesso di giocare i playoff: quindi non solo doveva vincere, ma doveva anche sperare che una delle tre squadre che gli stavano davanti in classifica – lo Spezia e il Siena, entrambe con 61 punti, e il Crotone con 63 – non vincessero o, nel caso del Crotone, perdessero del tutto. È successo che lo Spezia ha pareggiato 0-0 fuori casa contro il Latina, e che il Siena ha addirittura perso fuori casa 2-0 contro il Varese, una squadra che vincendo sperava di non dover disputare i playout contro il Novara (e invece li disputerà lo stesso, perché il Cittadella – sestultimo – ha pareggiato, e ha mantenuto la diciassettesima posizione, l’ultima valida per rimanere certamente in Serie B anche nella prossima stagione, senza dover giocare i playout). Il Bari giocherà lo spareggio contro il Crotone, a cui bastava un pareggio per rimanere in zona playoff. Lo ha ottenuto fuori casa contro il Palermo, che era già da diverse giornate matematicamente sicuro della prima posizione e della promozione in Serie A, ma che aveva bisogno anche solo di un pareggio per raggiungere il record di punti mai ottenuti da una squadra in Serie B: 86.

 

E che è successo col Siena?
Era piuttosto improbabile che il Siena perdesse la partita fuori casa contro il Varese. Peraltro, per come si erano messe le cose (lo Spezia pareggiava 0-0 a Latina), al Siena sarebbe bastato un pareggio per restare in zona playoff, dato che era in vantaggio negli scontro diretti contro lo Spezia. E il Siena ha effettivamente avuto la possibilità di pareggiare la partita: all’87esimo minuto l’arbitro ha dato un rigore, che però Alessandro Rosina ha sbagliato. Il Varese, che era passato in vantaggio al 68esimo con un gol su rigore, ha poi segnato anche un secondo gol nel tempo di recupero.

Foto: LaPresse/Donato Fasano