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  • Sabato 31 maggio 2014

Le dimissioni di Eric Shinseki

Era il segretario del Dipartimento dei veterani, una delle più grandi agenzie del governo americano, ed è stato coinvolto in un grosso scandalo

Venerdì 30 maggio il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha detto in conferenza stampa di avere accettato le dimissioni del segretario del Dipartimento dei veterani, Eric Shinseki. L’annuncio di Obama è arrivato alla fine di una settimana molto complicata per Shinseki, durante la quale gli esponenti di entrambi i partiti politici – repubblicani e democratici – ne hanno chiesto l’allontanamento dall’incarico. Le dimissioni di Shinseki sono legate a un grosso scandalo legato a ritardi nelle cure e alla cattiva amministrazione delle cliniche gestite dal dipartimento in cui si curano i veterani di guerra, e sono state viste da alcuni giornalisti americani come una prova della difficoltà di Obama di far funzionare efficacemente la sua amministrazione.

Poco prima del discorso di Obama, Shinseki si era scusato di fronte ai giornalisti per gli scandali che hanno coinvolto il suo dipartimento, aggiungendo che il problema è stato “fidarsi troppo” di alcune persone che hanno lavorato per lui. Shinseki ha anche criticato “l’inaccettabile e sistemica mancanza di integrità” mostrata da alcuni centri sanitari per veterani. I problemi di cui hanno parlato Shinseki e Obama sono quelli emersi mercoledì da un documento interno dell’ispettorato generale, che includono tra le altre cose manipolazioni di liste di attesa e ritardi enormi nelle cure.

Secondo il rapporto, le gravi inefficienze riguarderebbero molte delle cliniche per i veterani sparse su tutto il territorio nazionale: «Tali pratiche sono così diffuse da richiedere che l’intero meccanismo di gestione del sistema sanitario per i veterani sia riesaminato», dice il documento. Nel suo discorso Obama ha anche detto che un certo numero di funzionari del dipartimento – tra cui alcuni della struttura sanitaria per veterani a Phoenix, città da dove è partito lo scandalo che poi ha riguardato tutto il territorio nazionale – dovrebbero essere licenziati.

Nel corso degli ultimi anni, con il ritorno negli Stati Uniti dei soldati statunitensi mandati a combattere in Iraq e Afghanistan, le cliniche gestite dal Dipartimento dei veterani hanno subìto una notevole pressione: il numero dei pazienti è aumentato del 26 per cento negli ultimi 5 anni, mentre nello stesso periodo il personale medico è cresciuto solo del 18 per cento. Se per i democratici però il problema principale è la mancanza di personale e il numero insufficiente di cliniche, i repubblicani al Congresso sostengono che non sia una mancanza di denaro – oggi il budget annuale di cui dispone il Dipartimento è pari a 154 miliardi di dollari l’anno, più del doppio di quello stabilito nel 2006 – ma una serie di inefficienze nel fornire le cure ai malati: «Ci sono molti problemi, e non si tratta solo di problemi sistemici, ma anche cronici», ha detto un funzionario dell’amministrazione Obama al New York Times.

In realtà non esistono prove al momento che Shinseki o persone della sua cerchia ristretta abbiano fatto qualcosa di male. La sua agenzia, però, è un’istituzione molto grande, che impiega circa 250 mila persone sparse per centinaia di cliniche in tutto il paese. Shinseki è ritenuto responsabile in quanto segretario del Dipartimento. Prima di diventare pubblico, lo scandalo era comparso in un rapporto del 2010. Per il momento nessuno ha suggerito che Shinseki o qualcuno dei suoi collaboratori abbiano agito per nascondere la notizia. Shinseki era divenuto segretario del Dipartimento dei veterani nel 2009 e diversi commentatori hanno sottolineato il fatto che sotto la sua amministrazione il sistema è nel complesso migliorato rispetto al passato, un’opinione diffusa anche tra molti degli stessi veterani.