Centri commerciali abbandonati

Le bellissime foto di Seph Lawless di due centri commerciali dell'Ohio in attesa di demolizione

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Black Friday (Seph Lawless)

Seph Lawless è lo pseudonimo di un fotografo e artista statunitense – lui si definisce “artivist”, cioè artista e attivista insieme – che esplora strutture e spazi dismessi e li racconta prima che vengano smantellamenti. Per il suo ultimo progetto, Lawless ha visitato due centri commerciali abbandonati nell’Ohio, il Rolling Acres Mall e il Randall Park Mall, entrambi costruiti negli anni Settanta, quando lui era appena nato, e dov’è andato spesso da bambino e poi da adulto, insieme alla sua famiglia.
Il Rolling Acres Mall, che si trova nella zona di Akron, venne aperto nel 1975 e ha chiuso nel 2008. Il Randall Park Mall di North Randall, nonostante la sua importanza per la città (due delle sue borse sono incluse nello stemma cittadino), ha chiuso invece nel marzo del 2009. Quando venne inaugurato, nel 1976, era «il più grande centro commerciale del mondo», anche se in seguito non riuscì a mantenere a lungo il primato. Lawless ha scattato le foto tra il 2012 e il 2014; il 3 aprile 2014 la polizia lo ha allontanato dal North Randall per dare inizio alla demolizione: quelle sono state le ultime foto scattate all’edificio.

Le foto del progetto sono state raccolte nel libro Black Friday – The Collapse of the American Shopping Mall (il cui titolo si riferisce al giorno di saldi che apre il periodo di shopping natalizio, ma anche a una brutta giornata per l’economia americana). Black Friday si può acquistare sul sito di Seph Lawless. Oltre che sul suo sito, altre foto di Lawless si possono trovare sulla sua pagina Facebook e su Twitter.

Lawless spiega che:

Non c’è qualcosa di più profondo, qualcosa che ti metta più a contatto con te stesso dell’essere all’interno di un centro commerciale abbandonato. È un simbolo molto potente del declino economico degli Stati Uniti. Quando ero piccolo andavo in questi centri commerciali. Mi ricordo quando mangiavo zucchero filato sotto le scale mobili, e mi ricordo il suono delle risate e dei passi mentre il suono delicato dell’acqua di una delle fontane mi circondava. Questa era l’America.

Lawless ha raccontato al Post che

«ricordiamo tutti di aver passato del tempo in un centro commerciale e sono stati soprattutto momenti felici. Ricordo che da bambino andavo in questi centri commerciali per chiedere il mio regalo a Babbo Natale, mentre da adulto ci ottenni il mio primo lavoro. All’epoca il centro commerciale aveva carattere e l’architettura era bella. C’era un senso di pace e posso persino ricordarne il profumo. Per quanto possano essere sconosciuti, quando esploro questi centri commerciali mi ritrovo a comportarmi di nuovo come un bambino. A volte salto sul bordo di una fontana e cerco di stare in equilibrio, altre volte resto incantato dai lucernari futuristici che penzolano senza paura sulla mia testa, e che assomigliano a qualcosa fuori da questo mondo. C’era sufficiente bellezza da gonfiarti il cuore ogni volta».

Adesso invece queste, a causa della crisi e del conseguente spopolamento, gli edifici sembrano irrecuperabili. Lo stesso Lawless ha detto che

«I quartiere in cui si trovano questi centri commerciali sono completamente devastati. Le case sono abbandonate, i negozi vicino al centro commerciale sono vuote. Vicino a entrambi i centri commerciali c’è persino un McDonalds, ma è stato abbandonato: questo vuol proprio dire che le cose sono messe male. Sono città fantasma, non c’è alcuna possibilità di riutilizzare questi spazi».

Lawless ha anche detto che le sue immagini provocano spesso opinioni controverse, e mentre molti le considerano un semplice documento di quello che sta succedendo in America, altri lo accusano di essere anti-patriottico a mostrare il suo paese debole e vulnerabile, come ha fatto ancora più ampiamente nel suo precedente progetto Autopsy of America, una raccolta di fotografie fatte nei luoghi abbandonati negli stati americani più colpiti dalla crisi, dal Michigan, alla Pennsylvania all’Ohio.