I nuovi accordi tra le aziende farmaceutiche

Riguardano Novartis , Glaxo e Eli Lilly & Co. che si sono cedute e rilevate a vicenda alcune attività per concentrarsi in particolari mercati

(FILES) This picture taken onJanuary 28, 2009 shows Swiss pharmaceuticals giant Novartis headquarters in Basel. Novartis announces 2,000 job losses, mostly in Switzerland and United States on October 25, 2011. AFP PHOTO SEBASTIEN BOZON (Photo credit should read SEBASTIEN BOZON/AFP/Getty Images)
(FILES) This picture taken onJanuary 28, 2009 shows Swiss pharmaceuticals giant Novartis headquarters in Basel. Novartis announces 2,000 job losses, mostly in Switzerland and United States on October 25, 2011. AFP PHOTO SEBASTIEN BOZON (Photo credit should read SEBASTIEN BOZON/AFP/Getty Images)

Martedì 22 aprile, sono stati annunciati importanti accordi tra alcune delle più importanti multinazionali farmaceutiche del mondo. La svizzera Novartis ha infatti deciso di acquistare la divisione oncologica di Glaxo Smith Klyne, gruppo britannico, per 16 miliardi di dollari, e di cedere contemporaneamente alla stessa azienda la propria divisione vaccini (ma non quelli contro l’influenza) per 7,1 miliardi. L’operazione prevede anche una collaborazione tra le due multinazionali nel settore dei prodotti di largo consumo (i cosiddetti “farmaci da banco” che vanno dagli antidolorifici ai dentifrici). Novartis ha inoltre annunciato la cessione della sua divisione di prodotti veterinari – che nel 2013 ha realizzato vendite per 1,1 miliardi di dollari -alla statunitense Eli Lilly & Co. per circa 5,4 miliardi di dollari.

Il primo accordo, quello tra Novartis e Glaxo, rafforzerà sia la multinazionale svizzera – portandola ad essere la seconda leader mondiale nel campo dei farmaci oncologici – sia Glaxo per quanto riguarda i vaccini. L’acquisizione di Eli Lilly & Co., che dovrebbe avvenire entro marzo del prossimo anno, servirà a «rafforzare e diversificare la divisione veterinaria» della società che diventerà anche «la seconda più grande del settore per fatturato».

Gli accordi tra multinazionali tra loro concorrenti e che, anzi, vanno a vantaggio delle rivali, seguono una strategia ben precisa: se un tempo infatti le grandi imprese farmaceutiche cercavano di diversificare i prodotti ed essere presenti in tutti i settori del mercato, attualmente preferiscono focalizzarsi sulle loro aree di maggiore forza e abbandonare invece quei rami d’azienda a basso margine in cui non riuscirebbero comunque ad essere competitive. Le acquisizioni e le cessioni si tradurranno dunque, come hanno spiegato i diversi amministratori delegati, in un aumento dei profitti per ciascuna società, in un ampliamento delle specifiche offerte e in una maggiore specializzazione.