Che cosa c’è nel DEF

I dettagli del “documento di economia e finanza” approvato dal governo e presentato oggi da Renzi e Padoan

Foto Fabio Cimaglia / LaPresse
08-04-2014 Roma
Politica
Conferenza stampa al termine del Consiglio dei Ministri n°12
Nella foto Matteo Renzi, Pier Carlo Padoan

Photo Fabio Cimaglia / LaPresse
08-04-2014 Rome (Italy)
Press conference after the Council of Ministers No. 12
In the photo Matteo Renzi, Pier Carlo Padoan
Foto Fabio Cimaglia / LaPresse 08-04-2014 Roma Politica Conferenza stampa al termine del Consiglio dei Ministri n°12 Nella foto Matteo Renzi, Pier Carlo Padoan Photo Fabio Cimaglia / LaPresse 08-04-2014 Rome (Italy) Press conference after the Council of Ministers No. 12 In the photo Matteo Renzi, Pier Carlo Padoan

Intorno alle 19:30 di martedì 8 aprile, al termine di una riunione del Consiglio dei Ministri, il presidente del Consiglio Matteo Renzi – accompagnato dal ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan – ha presentato in una conferenza stampa alcuni dettagli del DEF, il “documento di economia e finanza” del 2014. Il DEF è il principale strumento con cui si programma l’economia e la finanza pubblica (e non solo) in Italia. Il governo lo presenta annualmente al Parlamento per l’approvazione.

Renzi ha detto, tra le altre cose, che «2,2 miliardi arriveranno dall’aumento del gettito Iva e dall’aumento della tassazione sulla rivalutazione delle quote Bankitalia (che contribuiranno per un miliardo)» e andranno a sostenere il calo dell’Irpef, che nel complesso ammonteranno a 6,7 miliardi». Il decreto sul taglio dell’Irpef, ha aggiunto Renzi, sarà presentato venerdì 18 «perché necessita del passaggio del DEF in Parlamento che avverrà il 17».

Via libera al Def da parte del Consiglio dei ministri. I patti sono stati rispettati ha chiarito il premier all’inizio della conferenza stampa iniziata alle 19 e 30. «Sono un impegno morale, e confermo in questa sede tutti gli impegni che ci siamo presi: il lavoro lo abbiamo fatto a marzo, la Pa in aprile, il fisco a maggio, la giustizia a giugno. E confermo l’impegno sullo ‘sforbicia-Italia’, quello sulle società municipalizzate, sulle scuole e l’idrogeologico» ha detto Renzi.

«L’Italia ce la può fare» ha detto Renzi

«L’Italia ce la farà, basta con il ritornello che siamo condannati al declino, non ce la faremo mai…» ha detto il premier confidando che «anche ridare soldi alle famiglie è un modo per far tornare la fiducia». Confermato il taglio di 10 miliardi del cuneo fiscale (Irpef). Il decreto legge per il taglio del cuneo fiscale verrà presentato il 18 aprile «perché necessita un passaggio del Def in Parlamento che avverrà il 17» ha spiegato il presidente del Consiglio aggiungendo che la copertura «per il 2014 riguarda due terzi del periodo, perché parte dal primo maggio, quindi 6,7 miliardi». Le coperture verranno «per 4,5 miliardi dalla spending review e per 2,2 dall’aumento del gettito Iva e dall’aumento al 26% della tassazione sulla rivalutazione delle quote Bankitalia, quindi pagheranno le banche», ha commentato il presidente del Consiglio confermando il «mantenimento dei parametri europei entro i limiti» di Maastricht «ma soprattutto il mantenimento del deficit al 2,6%».

Fisco: soluzione tecnica per gli incapienti
Nel Dl sugli 80 euro in busta paga “c’e’ una soluzione tecnica che riguarda” gli incapienti. Lo ha detto Matteo Renzi presentando il Def. Nel decreto “c’e’ l’individazione fascia per fascia” dei destinatari del provvedimento, ha aggiunto il premier.

Stime prudenti
Aggiungendo: «A partire dalla previsione sulla crescita» nel Def ci sono stime dettate da «estrema prudenza e aderenza alla realtà. Spero che saranno smentite in positivo» ha detto il premier. Insomma la previsione al ribasso della stima sul Pil 2014 allo 0,8% e’ stata fatta per «estrema prudenza» ha detto Renzi sottolineando che le «promesse sono state rispettate».Sulle municipalizzate locali, sulla scuola e sull’idrogeologico, sulle coperture degli 80 euro in più in busta paga».

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