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  • Lunedì 24 marzo 2014

Gli Stati Uniti contro Joseph Kony

L'amministrazione Obama manderà militari e aerei in Africa per cercare il ribelle ugandese, ma ha negato indulgenze sulle politiche omofobe dell'Uganda

di Karen DeYoung - Washington Post

This photo taken Friday, April 27, 2012, shows an aerial view over northern Uganda. Some locals in Gulu in northern Uganda have other concerns that complicate the military mission of forces now hunting for Lord's Resistance Army (LRA) leader Joseph Kony, such as the fear of reprisal attacks if they are thought to be helping the authorities find him, or concerns that troops hunting him will not be able to distinguish between the regular LRA fighters and their abducted children. (AP Photo/Ben Curtis)
This photo taken Friday, April 27, 2012, shows an aerial view over northern Uganda. Some locals in Gulu in northern Uganda have other concerns that complicate the military mission of forces now hunting for Lord's Resistance Army (LRA) leader Joseph Kony, such as the fear of reprisal attacks if they are thought to be helping the authorities find him, or concerns that troops hunting him will not be able to distinguish between the regular LRA fighters and their abducted children. (AP Photo/Ben Curtis)

Il Presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha ordinato un cospicuo aumento delle Forze Speciali americane impiegate in Uganda e, per la prima volta dall’inizio dell’operazione per catturare il guerrigliero Joseph Kony, ha ordinato l’invio dell’aviazione statunitense.
Ha spiegato Amanda Dory, vice sottosegretario della Difesa per gli affari africani, che almeno quattro aerei CV-22 Osprey arriveranno in Uganda verso la metà della settimana, insieme ad aerei cisterna per il rifornimento e a 150 militari dell’aviazione, tra piloti e addetti alla manutenzione.

La Casa Bianca ha avviato il procedimento con cui, ai sensi del War Power Act, comunicherà al Congresso il nuovo dispiego di forze, che è iniziato domenica sera. Dory e altri membri del governo hanno sottolineato che gli aerei Osprey saranno usati per il trasporto delle truppe e che le regole di ingaggio dell’esercito statunitense rimarranno le stesse decise nell’ottobre del 2011, quando Obama per la prima volta aveva mandato in Uganda circa 100 soldati delle forze speciali per aiutare con le ricerche di Kony.

Il personale statunitense è autorizzato a “fornire informazioni, consigli e assistenza” alla task force militare dell’Unione Africana che, attraverso l’Uganda, la Repubblica Centrafricana, il Sudan del Sud e il Congo, sta dando la caccia a Kony e alla sua organizzazione, l’Esercito di Liberazione del Signore (LRA). Nonostante siano equipaggiati per la battaglia, i soldati statunitensi non sono autorizzati a entrare in combattimento con le forze del LRA, se non per autodifesa. Con questa nuova decisione sotto il War Power Act, il numero totale di forze statunitensi impiegate in Uganda viene aumentato a circa 300.
Kony, il cui esercito ha attaccato per anni i villaggi dell’Africa centrale mutilando i civili e rapendo i bambini, è stato formalmente accusato dalla Corte Penale Internazionale. Si pensa che negli ultimi anni l’esercito di Kony sia stato decimato dalle operazioni militari contro di loro e dalle defezioni.

Grant Harris, consigliere speciale di Obama e responsabile degli Affari africani per il National Security Council (Consiglio per la Sicurezza Nazionale), ha affermato che dal 2010 il numero di attacchi del LRA è sceso significativamente e il numero di persone uccise è diminuito di oltre il 75%. Harris ha aggiunto che, dal maggio 2012, tre dei cinque più importanti comandanti dell’organizzazione sono stati “rimossi dal campo di battaglia”  e che fonti attendibili hanno confermato che il comandante in seconda Okot Odhiambo è stato ucciso lo scorso anno.

UGANDA

Da diverso tempo, tuttavia, la posizione di Kony non è nota con certezza. Si pensa che il suo esercito non conti più di 250 soldati e che cambi posizione frequentemente in un’ampia zona che attraversa gli stati con cui è in guerra. Recentemente è stato ipotizzato che Kony si trovi da qualche parte nella giungla profonda nella parte est della Repubblica Centrafricana, un paese che sta attraversando un momento di disordine politico e che è virtualmente senza un governo.
Le operazioni dell’Unione Africana e delle forze statunitensi impegnate nella ricerca di Kony partono da diverse basi situate in Uganda. L’amministrazione statunitense ha ribadito che l’invio delle truppe non equivale a un ammorbidimento della posizione dell’amministrazione contro le leggi firmate dal presidente ugandese Yoweri Museven che puniscono i “reati a carattere omosessuale”. Obama ha dichiarato che le nuove leggi, votate lo scorso mese dal parlamento ugandese, è un “passo all’indietro per tutti gli ugandesi” e l’amministrazione ha confermato che verranno rivisti i trattati di cooperazione bilaterale, inclusi i 400 milioni di dollari di aiuti che ogni anno gli Stati Uniti forniscono all’Uganda.
“Consegnare alla giustizia il LRA per le sue violazioni dei diritti umani” e proteggere i diritti di persone gay e transgender “non si escludono a vicenda”, ha affermato Grant Harris, che ha inoltre spiegato che l’amministrazione si è già mossa per sospendere i finanziamenti a diversi partner “le cui azioni non riflettono” i valori statunitensi, inclusi i 6,4 milioni che erano stati designati per il Consiglio Interreligioso dell’Uganda, che si era dichiarato favorevole alle nuove leggi.

Un sondaggio sul rischio di contagio da HIV che il Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie statunitense (CDCP) e l’università dell’Uganda avrebbero dovuto condurre congiuntamente è stato inoltre sospeso, poichè, come ha aggiunto Harris, “pensiamo che procedere potrebbe mettere in pericolo intervistatori e intervistati”.
Harris ha inoltre detto che circa 3 milioni di dollari per programmi di promozione del turismo e per la promozione della biodiversità saranno assegnati ad associazioni non governative piuttosto che al governo ugandese. Il Pentagono ha poi deciso di spostare in un posto diverso la sede di un summit che avrebbe dovuto tenersi in Uganda.
“Stiamo prendendo in considerazione ulteriori azioni da prendere per spingere l’Uganda ad abrogare la legge”, ha spiegato Harris.

Amanda Dory, del Pentagono, si è rifiutata di specificare il numero esatto di aerei Osprey che saranno mandati in Uganda o in che base saranno dislocati. Il Pentagono, il Dipartimento di Stato e il comandante della task force dell’Unione Africana avevano richiesto gli aerei  lo scorso anno per poter meglio trasportare le truppe verso le aree dove, di volta in volta, hanno informazioni sulla posizione di Kony.

Gli Osprey sono dei velivoli in grado di decollare e atterrare verticalmente come elicotteri ma che possono volare come aerei tradizionali. Gli Osprey sono più veloci e, grazie alla portata dei loro serbatoi, possono coprire distanze maggiori rispetto agli aerei attualmente usati per la missione. Ognuno di loro può trasportare circa 24 soldati e monta delle mitragliatrici per autodifesa di calibro .50. Dory ha spiegato che “faranno la differenza nella capacità di reagire a possibili indizi” sulla posizione di Kony, la maggior parte dei quali sono un risultato dell’incremento delle defezioni tra i soldati di Kony.
Come ha aggiunto Dory, la decisione di dispiegare nuove forze è anche “un eccellente esempio della capacità di diversi comandi di condividere le loro risorse”. Gli Osprey che verranno trasferiti al Comando Africano dell’esercito statunitense sono normalmente di base a Gibuti, nel Corno d’Africa, a disposizione del Comando Centrale che gestisce le operazioni in Medio Oriente.

Il LRA non costituisce una minaccia per gli Stati Uniti, ma l’amministrazione vede l’aiuto alla missione dell’Unione Africana come un modo per rafforzare i rapporti politici e militari con i governi africani in una regione dove al Qaida e altre organizzazioni terroristiche si stanno rapidamente espandendo e come un modo per dimostrare attaccamento ai principi dei diritti umani.
Nonostante i critici accusino Obama di “debolezza” in Siria e nonostante l’amministrazione sia stata sfidata dall’esercito Russo in Ucraina, la missione in Uganda è un modo relativamente poco costoso per mostrare risoluzione in una causa nota al pubblico.

Le atrocità del LRA, pubblicizzate su internet, generarono molta attenzione da parte di decine di migliaia di persone, soprattutto adolescenti, molte delle quali scrissero ai loro parlamentari. Nel 2009 il Congresso promulgò una legge che esprimeva “sostegno per un aumento degli sforzi statunitensi per mitigare ed eliminare la minaccia costituita dal LRA ai civili e alla stabilità della regione”.

@2014 Washington Post
Foto: AP Photo/Ben Curtis