Federica Gagliardi, la donna che accompagnò Berlusconi al G8 nel 2010, è stata arrestata a Fiumicino con 24 kg di cocaina

Federica Gagliardi, la donna che accompagnò Silvio Berlusconi – all’epoca presidente del Consiglio – al G8 di Toronto del 2010, è stata arrestata all’aeroporto di Fiumicino con 24 kg di cocaina. In quei giorni si era parlato molto di Gagliardi sui giornali – che l’avevano definita “la dama bianca”, definizione che oggi suona piuttosto ironica – anche perché non era chiaro che tipo di relazione ci fosse tra lei e Berlusconi. Repubblica all’epoca scrisse questo:

«Alcune voci la indicano in Federica Gagliardi, già membro del comitato di Renata Polverini, 28 anni, un passato da modella, e un soprannome legato alla sua avvenenza: “Barbie”. E ora sarebbe il nuovo capo della segreteria del Segretario generale della Regione Lazio. Galeotto fu proprio un incontro elettorale, al termine del quale il premier rimase colpito dalla giovane ragazza dello staff di futuro presidente della Regione e chiese che gli venisse presentata. Da lì, in pochi mesi, il gran salto al G8 di Toronto. Ma a che titolo partecipa al summit? La Gagliardi – fanno sapere dalla delegazione italiana – aveva espresso la richiesta di far parte di una missione internazionale. Vista l’impossibilità di una delle segretarie di partire per l’Ontario, la giovane è stata chiamata a fare parte della segreteria della “squadra” italiana. Una presenza notata anche dalle altre delegazioni, che raccontano della presenza della Gagliardi al Welcome Dinner che ha aperto i lavori del summit di Huntsville»

Nel 2011, in un altro articolo, Repubblica scrisse che Gagliardi era stata presentata a Berlusconi da Francesco Maria Orsi, ex consigliere comunale del PdL a Roma, che quell’anno era stato indagato per «riciclaggio, reimpiego di capitali illeciti, corruzione, persino “cessione di cocaina nel contesto di festini con prostitute””». Gagliardi smentì di essere stata presentata a Berlusconi da Orsi. La stampa si occupò di nuovo di lei circa un anno fa, per raccontare il fatto che lavorasse per Centro Democratico, il partito di Bruno Tabacci.