La tregua dei talebani in Pakistan

È stata annunciata da un loro portavoce, in un tentativo di riavviare i colloqui di pace con il governo pakistano

In this Saturday, Oct. 5, 2013 photo, Pakistani Taliban spokesman Shahidullah Shahid, right, arrives with his bodyguard for an interview at an undisclosed location in Pakistani tribal area of Waziristan along Afghanistan border. The Afghan Taliban are financially supporting Pakistani militants at war with Islamabad and providing sanctuary for them in neighboring Afghanistan, the Pakistani Taliban's spokesman said, highlighting the risk both groups pose to the Pakistani government. (AP Photo/Ishtiaq Mahsud)
In this Saturday, Oct. 5, 2013 photo, Pakistani Taliban spokesman Shahidullah Shahid, right, arrives with his bodyguard for an interview at an undisclosed location in Pakistani tribal area of Waziristan along Afghanistan border. The Afghan Taliban are financially supporting Pakistani militants at war with Islamabad and providing sanctuary for them in neighboring Afghanistan, the Pakistani Taliban's spokesman said, highlighting the risk both groups pose to the Pakistani government. (AP Photo/Ishtiaq Mahsud)

Sabato 1 marzo il portavoce dei talebani pakistani Shahidullah Shahid ha annunciato l’inizio di un mese di tregua per rilanciare i colloqui di pace attualmente in stallo con il governo pakistano. L’annuncio è arrivato tramite una mail inviata dal portavoce ad Al Jazeera: Shahid ha detto che la tregua è stata decisa “nell’interesse dell’Islam e del Pakistan”, ed è motivata dalle risposte positive già ricevute dal governo. Tutti i gruppi miliziani regionali, scrive Shahid, hanno ricevuto disposizioni di interrompere i combattimenti e di non portare attacchi per tutta la durata della tregua.

Shahid ha aggiunto che il governo pachistano dovrà accogliere le richieste dei talebani, tra cui l’introduzione della shari’a, cioè una legislazione ispirata dal Corano, e l’interruzione degli attacchi con i droni statunitensi. Il Pakistan è da diversi anni territorio di violenze e scontri tra sciiti e sunniti, ed è considerato un rifugio di molti miliziani di al-Qaida: il conflitto tra il governo pakistano e i talebani dura da circa sette anni e ha provocato finora la morte di migliaia di persone. Il leader dei talebani Hakimullah Mehsud era stato ucciso a novembre 2013 da un drone americano a novembre scorso nella regione tribale del Waziristan, nel nordovest del Pakistan al confine con l’Afghanistan.

La prima fase dei negoziati di pace tra il governo e i talebani era cominciata il mese scorso a Islamabad, nonostante le critiche ricevute dal governo da parte di alcuni partiti dell’opposizione, dovute principalmente al fatto che gli attacchi dei talebani fossero proseguiti a negoziati avviati. I colloqui preliminari si erano di fatto interrotti quasi subito, dopo che alcuni miliziani collegati ad al-Qaida avevano comunicato di aver ucciso 23 soldati prigionieri, e il governo pakistano aveva risposto con alcuni attacchi aerei nel nordovest del paese, in aree ritenute nascondiglio dei talebani.

Irfan Siddiqui, consigliere del primo ministro del Pakistan, ha negato di aver ricevuto informazioni riguardo a una tregua ma ha detto che si tratterebbe di un’“evoluzione positiva” del dialogo.

Foto: Shahidullah Shahid, a destra, il 5 ottobre 2013 (AP Photo/Ishtiaq Mahsud)