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  • Giovedì 27 febbraio 2014

La scarcerazione di Fernando González

Cioè di un membro dei "Cuban Five", arrestati dagli americani nel 1998: secondo gli Stati Uniti è una spia, per Cuba è un eroe

People attend a concert as part of events marking the 15th anniversary of the U.S. arrest of five Cuban agents in Havana, Cuba, Thursday, Sept. 12, 2013. A Cuban singer's unusually bold lyrics at the nationally televised concert are the talk of Havana. Robertico Carcasses performed at the concert, singing of his wish for more freedom of information, direct presidential elections and an end to a "self-blockade" in Cuba. (AP Photo/Cubadebate, Ismael Francisco)
People attend a concert as part of events marking the 15th anniversary of the U.S. arrest of five Cuban agents in Havana, Cuba, Thursday, Sept. 12, 2013. A Cuban singer's unusually bold lyrics at the nationally televised concert are the talk of Havana. Robertico Carcasses performed at the concert, singing of his wish for more freedom of information, direct presidential elections and an end to a "self-blockade" in Cuba. (AP Photo/Cubadebate, Ismael Francisco)

Le autorità statunitensi hanno scarcerato oggi un detenuto cubano, Fernando González, in prigione dal 2001 con l’accusa di cospirazione e spionaggio. González non è un delinquente qualunque: a Cuba è una specie di eroe nazionale, così come gli altri quattro suoi compagni del gruppo conosciuto come “Cuban Five”, che secondo la giustizia statunitense avrebbero tentato di infiltrarsi nelle basi militari americane in Florida per spiare i cubani in esilio. Dal loro arresto, avvenuto nel 1998, il governo cubano ha sempre sostenuto che la loro attività era limitata alla sorveglianza degli esuli anti-comunisti negli Stati Uniti, per evitare che qualcuno di loro compisse attacchi terroristici a Cuba, come la serie di bombe che esplosero nel 1997 in diversi hotel a L’Avana e che uccisero un turista italiano.

González – 54 anni, conosciuto negli Stati Uniti con il suo soprannome, Ruben Campa – ha terminato di scontare la sua condanna alle 4 della mattina di giovedì (ora dell’Arizona, dove era detenuto). Dopo la sua scarcerazione, è stato portato direttamente all’ufficio immigrazione. Nei prossimi giorni – quanto prima, ha detto la portavoce del procuratore di Miami – verrà trasferito a Cuba, dove il suo ritorno è molto atteso. González è il secondo membro dei Cuban Five a essere rilasciato di prigione (il primo era stato nel 2011 René González). Restano invece in carcere Gerardo Hernández, condannato a due ergastoli, Ramón Labañino, condannato a 30 anni e Antonio Guerrero, condannato a 21 anni e 10 mesi.

Dal 2001, anno della condanna dei Cuban Five per spionaggio e cospirazione, il governo cubano ha esercitato una costante pressione sugli Stati Uniti per chiedere la liberazione dei cinque detenuti, considerati “prigionieri politici”. Su internet sono nati molti siti e campagne dedicati alla storia dei Cuban Five. Il National Committee to Free the Cuban Five è stato il primo gruppo a formarsi, praticamente nei giorni in cui un giudice statunitense emise la condanna di colpevolezza: sul suo sito, dichiaratamente a favore dei Cuban Five, si legge:

«Per più di 40 anni, le organizzazioni terroristiche anti-cubane di Miami hanno portato avanti centinaia di attività di terrorismo contro Cuba, e contro chiunque volesse una normalizzazione delle relazioni tra Stati Uniti e Cuba. Un totale di 3.478 cubani sono morti come risultato delle violenze terroristiche, e 2.099 sono rimasti feriti.»

Secondo la giustizia statunitense, invece, i Cuban Five erano spie cubane che facevano parte dei “La Red Avispa”, (“Wasp Network” in inglese), una rete che si infiltrava in gruppi cubano-americani per poi passare informazioni sensibili al governo di Cuba: i dati raccolti dai cinque cubani avrebbero riguardato soprattutto cose militari, come lo spostamento di aerei e truppe e la descrizione di installazioni e basi dell’esercito. Il governo cubano ha annunciato un concerto per festeggiare la liberazione di González, che si terrà sabato notte all’Università de L’Avana.