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  • Mercoledì 26 febbraio 2014

Le ultime dall’Ucraina

È stato occupato il parlamento in Crimea, c'è un nuovo governo ad interim, è stato emesso un mandato di cattura internazionale per Yanukovych

Tens of thousands gather in Kiev's Independence square to hear the line-up of the new pro-Western cabinet on February 26, 2014. The line-up of the new pro-Western cabinet is due to be read out to the masses on Kiev's barricades-riven Independence Square -- the crucible of the latest wave of protests and also the site of the pro-democracy 2004 Orange Revolution that first nudged Ukraine on its Westward course.
AFP PHOTO/BULENT KILIC (Photo credit should read BULENT KILIC/AFP/Getty Images)
Tens of thousands gather in Kiev's Independence square to hear the line-up of the new pro-Western cabinet on February 26, 2014. The line-up of the new pro-Western cabinet is due to be read out to the masses on Kiev's barricades-riven Independence Square -- the crucible of the latest wave of protests and also the site of the pro-democracy 2004 Orange Revolution that first nudged Ukraine on its Westward course. AFP PHOTO/BULENT KILIC (Photo credit should read BULENT KILIC/AFP/Getty Images)

Giovedì mattina diversi uomini armati sono entrati nell’edificio del parlamento di Crimea, a Simferopoli (capitale della repubblica autonoma di Crimea, nell’Ucraina meridionale) e si sono barricati dentro senza fare richieste e senza rispondere alle domande di giornalisti e alle chiamate della polizia. Si tratta di un gruppo di pro-russi – quindi di abitanti della Crimea che vorrebbero che la repubblica autonoma tornasse a far parte della Russia, staccandosi dall’Ucraina – che una volta dentro all’edificio hanno issato sul tetto una bandiera russa. L’occupazione del parlamento – ancora in corso – è arrivata il giorno dopo un’altra giornata molto agitata per la politica ucraina, per diverse ragioni: sempre a Simferopoli si sono susseguiti per tutta la mattina tensioni e tafferugli tra i gruppi pro-Europa e quelli pro-Russia; a Kiev sono state prese nuove e importanti decisioni per il futuro del governo; infine la Russia ha annunciato un’esercitazione militare non programmata delle sue truppe vicino al confine ucraino, una mossa considerata una dimostrazione di forza rispetto alle tensioni di questi ultimi giorni nelle zone orientali dell’Ucraina e in Crimea.

Gli scontri di mercoledì fronte al Parlamento di Crimea, a Simferopoli
A Simferopoli si trova la sede del parlamento della repubblica autonoma di Crimea. Mercoledì mattina è stata convocata una sessione di emergenza per discutere della difficile situazione che si è venuta a creare in Crimea negli ultimi giorni: dopo l’allontanamento di Yanukovych e del suo governo, e la presa del potere a Kiev delle opposizioni nazionaliste e pro-europeiste, in questa parte di Ucraina sono cresciute le tensioni tra gli abitanti russi – la maggior parte della popolazione della Crimea – e gli ucraini, in particolare i tatari (musulmani) che si oppongono a qualsiasi ipotesi di passaggio della repubblica autonoma alla Russia. Entrambe le fazioni si sono ritrovate di fronte al parlamento, e dopo ore di tensioni sono iniziati i primi scontri, anche se piuttosto limitati. Una persona è morta per un attacco di cuore mentre ci sono stati diversi feriti dalla parte russa. La sessione parlamentare invece è stata sospesa e poi cancellata.

Il nuovo governo ad interim
A Kiev è stata un’altra giornata di decisioni importanti. È iniziata con l’annuncio dello scioglimento di Berkut, il corpo antisommossa della polizia ucraina diventato noto per la dura repressione delle ultime settimane contro i manifestanti di piazza Indipendenza a Kiev (in Crimea nei giorni scorsi i Berkut sono stati accolti come degli eroi, per dire le differenze). Poi la procura ha emanato un mandato di cattura internazionale per Yanukovych, di cui si sono perse le tracce da qualche giorno (oggi diverse fonti hanno parlato di un suo arrivo a Mosca, ma non c’è nulla di confermato): ha deciso inoltre il congelamento dei suoi beni all’estero e la verifica di tutti gli accordi commerciali da lui sottoscritti negli ultimi quattro anni.

Nella serata di mercoledì il presidente Oleksander Turchinov ha annunciato a piazza Indipendenza la composizione del nuovo governo ad interim che sostituirà quello legato a Yanukovych: il primo ministro sarà Arsenily Yatsenyuk – già ministro di precedenti governi e uno dei leader di Unione Pan-Ucraina “Patria”, il partito di Yulia Tymoshenko – e tra i ministri ci saranno diversi importanti esponenti del movimento di protesta di piazza Indipendenza, tra cui la giornalista Tetiana Chornovol, ora capo dell’ufficio anti-corruzione. Se giovedì otterrà la fiducia dal parlamento, il nuovo governo ucraino rimarrà in carica fino al 25 maggio, giorno in cui sono state fissate le prossime elezioni presidenziali.

 

La dimostrazione di forza della Russia
Mercoledì il presidente russo Vladimir Putin ha ordinato a sorpresa l’inizio di esercitazioni militari per le forze russe di aria e di terra vicino al confine con l’Ucraina. Putin ha negato che le esercitazioni siano in qualche modo legate a quello che è successo negli ultimi giorni a Kiev, ma molti giornalisti ed esperti credono il contrario. Secondo il New York Times, per esempio, la mossa russa sarebbe una dimostrazione di forza indirizzata a Europa e Stati Uniti in un momento di grande tensione e incertezza sul futuro dell’Ucraina, e in particolare della repubblica autonoma di Crimea, su cui il governo russo non ha intenzione di perdere la sua influenza. Le esercitazioni, hanno riferito i media russi, andranno avanti fino al 3 marzo. Il ministro della Difesa russo, Sergei Shoigu, ha inoltre annunciato un rafforzamento delle misure di sicurezza nella sede della Flotta russa sul Mar Nero a Sebastopoli, in Crimea.