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  • Martedì 11 febbraio 2014

Lo Yemen diventerà una federazione

La soluzione sarà inserita nella nuova Costituizione: favorisce le élite politiche del nord ed evita spinte secessioniste al sud

In this photo provided by Yemen's Defense Ministry, Yemeni President Abed Rabbo Mansour Hadi signs the final approval on transforming Yemen into a federal state of six regions in Sanaa Yemen, Monday, Feb. 10, 2014. A key Yemeni panel tasked with devising a new system to address the local grievances that have fed the impoverished Arabian Peninsula nation's instability agreed Monday to transform the country into a state of six regions. (AP Photo/Yemen's Defense Ministry)
In this photo provided by Yemen's Defense Ministry, Yemeni President Abed Rabbo Mansour Hadi signs the final approval on transforming Yemen into a federal state of six regions in Sanaa Yemen, Monday, Feb. 10, 2014. A key Yemeni panel tasked with devising a new system to address the local grievances that have fed the impoverished Arabian Peninsula nation's instability agreed Monday to transform the country into a state of six regions. (AP Photo/Yemen's Defense Ministry)

Lunedì 10 febbraio una commissione con a capo il presidente dello Yemen ha dato la sua approvazione finale alla trasformazione dello stato yemenita in una federazione di sei regioni (attualmente lo Yemen è una repubblica presidenziale divisa in 20 governatorati e una municipalità): quattro del nord – Azal, Saba, Janad, Tahama – e due del sud – Aden e Hadramawt. La capitale San’a’, secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa statale, non verrà affiliata ad alcuna regione e avrà “uno status speciale nella Costituzione a garanzia della sua indipendenza e imparzialità”. L’opzione della divisione in sei regioni è stata preferita all’ipotesi di dividere il paese in due grandi unità amministrative, una al nord e l’altra al sud, che avrebbe potuto favorire le richieste di secessione del sud.

La commissione era stata formata a gennaio per decidere il numero delle regioni e per inserirlo nel testo della nuova Costituzione, che dovrà essere scritta e votata nel giro di un anno: ai suoi lavori hanno partecipato i rappresentanti dei principali partiti del paese e il maresciallo di campo Abd Rabbo Mansur Hadi, presidente dello Yemen dal 22 febbraio 2012, che l’ha presieduta. La commissione si è formata all’interno del “dialogo nazionale”, cioè una tabella di marcia che il governo yemenita ha concordato con le Nazioni Unite alla fine dell’anno di proteste che portarono nel 2012 alle dimissioni dell’ex presidente Ali Abdullah Saleh, in carica per i precedenti 33 anni.

Secondo l’inviato di Al Jazeera in Yemen, Hashem Ahelbarra, la divisione decisa dalla commissione riflette la volontà dell’elité politica del nord del paese di mantenere la sua posizione privilegiata, controllando quattro delle 6 regioni federali in cui sarà diviso lo Yemen. I rapporti tra nord e sud sono travagliati da diversi decenni: la parte meridionale dello Yemen diventò uno stato indipendente alla fine del dominio coloniale britannico nel 1967, ma nel 1990 si unì al nord. Quattro anni dopo un tentativo di secessione del sud condusse a una breve guerra civile che finì con la vittoria del nord, che riuscì a ripristinare il controllo sul sud con le sue forze armate.