Sandro Bondi sulle unioni civili e il «vetero clericalismo» del centrodestra

Negli ultimi giorni si è tornati a parlare di unioni civili e diritti degli omosessuali, dopo che il Partito Democratico e Scelta Civica hanno presentato un nuovo disegno di legge sul tema. Il presidente del Consiglio Enrico Letta ha promesso che il governo se ne occuperà e ha raccontato che vede «buona volontà da parte di tutti». Angelino Alfano ha fatto sapere di essere genericamente contrario, mentre – piuttosto curiosamente – si è detto disponibile a un accordo Sandro Bondi, ex coordinatore del PdL, oggi in Forza Italia, storicamente molto vicino a Silvio Berlusconi. Bondi ha risposto così a una riflessione di Mattia Feltri, nel corso di un’intervista pubblicata sulla Stampa di oggi:

Il conservatorismo della Chiesa influenza la vita sociale e politica, conservatorismo a cui spesso il centrodestra ha aderito.
«L’Italia ha bisogno di un soffio di libertà e di modernizzazione. Per questo dobbiamo liberarci anche noi cattolici di un certo bigottismo che, specialmente sulla bioetica e i diritti civili, rischia di immiserire il valore della fede e di avvolgere in un’atmosfera di arretratezza la società italiana. Il centrodestra in questi anni è apparso su posizioni di puro conservatorismo e di vetero clericalismo su alcune questioni, mentre su altre, come l’immigrazione e i diritti dei cittadini stranieri, ha marcato le distanze dall’insegnamento della Chiesa. È oltretutto un comportamento contraddittorio, che non rispecchia la maggioranza dei cattolici italiani»