8 fotografie di Toni Nicolini

Immagini di città italiane tra gli anni Sessanta e Settanta, da una mostra che apre oggi a Milano

Toni Nicolini, Dalla serie " Storia dell'operaio". Sesto San Giovanni 1966
Toni Nicolini, Dalla serie " Storia dell'operaio". Sesto San Giovanni 1966

Si inaugura oggi a Milano alla galleria Belvedere una retrospettiva dedicata al lavoro del fotografo milanese Toni Nicolini, morto un anno fa. La mostra si intitola “Passione e Ironia” ed è curata dal fotografo Cesare Colombo, che era molto amico di Nicolini e col quale per anni condivise lo studio.

Nicolini, nato nel 1935, fotografava molto le persone e le città. In molte sue immagini si vede una Milano quasi “neorealista”: la rete dei navigli, le periferie, la mondanità, la politica e il lavoro. Tra le 50 fotografie ci sono anche le prime sperimentazioni giovanili di paesaggio nel Sud dell’Italia e le collaborazioni con Ernesto Treccani e Luigi Crocienzi, fino alla lunga collaborazione per i fotolibri del Touring Club Italiano.

In uno scrtitto dedicato a Crocenzi, Nicolini racconto così la sua passione per la fotografia e il contesto culturale del periodo in cui iniziò a fotografare:

Negli anni ’60 io cominciavo ad essere contagiato dal virus della fotografia, affascinato dalla possibilità di raccontare la vita, di scoprirla e documentarla con la carica emotiva di mostre come “La famiglia dell’Uomo”, di servizi fotografici come quelli pubblicati da “Epoca” in Italia, da “Life” e da “ParisMatch” per i lettori americani e francesi. Se la professione di fotografo era proponibile come mito, allora era credibile anche Luigi Crocenzi, con la sua visione utopica di fotografi-narratori, di fotografi autori e poeti per immagini.