• Mondo
  • Martedì 3 dicembre 2013

La polizia islandese ha ucciso un uomo, per la prima volta

Un fatto «senza precedenti», ha detto il capo della polizia: è stata aperta un'indagine e agli agenti è stata offerta assistenza psicologica

Police officers park at a house where a man was shot dead by poilce in ReykjaiÌk on December 2, 2013. It was the first-ever armed police operation, officials said. With a population of only 322,000 and one of the lowest crime rates in the world, police rarely draw their weapons in the island nation. The incident was "without precedent" in Iceland's history, national police chief Haraldur Johannessen told a press conference in Reykjavik. AFP PHOTO / HALLDOR KOLBEINS (Photo credit should read HALLDOR KOLBEINS/AFP/Getty Images)
Police officers park at a house where a man was shot dead by poilce in ReykjaiÌk on December 2, 2013. It was the first-ever armed police operation, officials said. With a population of only 322,000 and one of the lowest crime rates in the world, police rarely draw their weapons in the island nation. The incident was "without precedent" in Iceland's history, national police chief Haraldur Johannessen told a press conference in Reykjavik. AFP PHOTO / HALLDOR KOLBEINS (Photo credit should read HALLDOR KOLBEINS/AFP/Getty Images)

Lunedì 2 dicembre la polizia islandese ha ucciso un uomo durante un’operazione a Reykjavík, la capitale dell’Islanda. Come ha confermato il capo della polizia, Haraldur Johannessen, si tratta di un fatto «senza precedenti»: il primo omicidio provocato direttamente dagli spari di un poliziotto in tutta la storia del paese.

La polizia ha ricostruito l’accaduto durante una conferenza stampa a Reykjavík. Nelle prime ore di lunedì un gruppo di agenti – tra i 15 e i 20 – si è appostato fuori dalla casa di un uomo di 59 anni, ricercato per dei motivi che non sono stati resi noti. L’uomo si è accorto dei poliziotti e ha sparato verso gli agenti, che prima hanno lanciato gas lacrimogeni dalle finestre e poi sono entrati nell’abitazione. L’uomo ha continuato a sparare ferendo due poliziotti, uno alla faccia e uno a una mano. Gli agenti hanno risposto al fuoco ferendo gravemente l’uomo, che è morto poco dopo in ospedale.

Johannessen ha detto alla stampa: «La polizia si rammarica per questo incidente e manda le sue condoglianze alla famiglia». Le autorità hanno aperto un’indagine per ricostruire meglio quanto successo e verificare la correttezza del comportamento dei poliziotti coinvolti nella sparatoria. Vista l’eccezionalità dell’episodio, intanto, agli agenti è stata offerta assistenza psicologica.

L’Islanda è un paese di 322mila abitanti, poco più del Molise. Nonostante le armi da fuoco siano molto diffuse – l’Islanda è 15esima in termini di possesso legale pro-capite di armi da fuoco – ha uno dei tassi di criminalità più bassi al mondo: uno studio compiuto dall’ufficio delle Nazioni Unite per il controllo della droga e la prevenzione del crimine, risalente al 2011, ha stabilito che tra il 1999 e il 2009 il tasso annuale di omicidi in Islanda non è mai andato sopra gli 1,8 omicidi ogni 100mila persone.

Foto: l’esterno della casa a Reykjavík dove la polizia ha ucciso un uomo durante una sparatoria (HALLDOR KOLBEINS/AFP/Getty Images)