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  • Lunedì 18 novembre 2013

Guida al Pallone d’Oro 2013

Come funziona il sistema di voto (e come condiziona i risultati finali), chi ha vinto i premi continentali "minori", perché dovrebbe vincerlo Ibrahimovic

MADRID, SPAIN - JANUARY 16: Picture dated 14 January 2001 of the "ballon d'or" of best player who has been awarded to Portugese Luis Figo before the League football match Real Madrid/Oviedo in Barnabeu stadium in Madrid the 14 january 2001. (Photo credit should read MARC ALEX/AFP/Getty Images)
MADRID, SPAIN - JANUARY 16: Picture dated 14 January 2001 of the "ballon d'or" of best player who has been awarded to Portugese Luis Figo before the League football match Real Madrid/Oviedo in Barnabeu stadium in Madrid the 14 january 2001. (Photo credit should read MARC ALEX/AFP/Getty Images)

La rivista online Ultimo Uomo ha messo insieme una ricca guida al Pallone d’Oro, il premio annuale che viene assegnato al miglior calciatore in circolazione (la cerimonia di premiazione si terrà a Zurigo il 14 gennaio 2014). Nella guida, fra le altre cose, si parla di come funziona il sistema di voto (e come condiziona i risultati finali), dei premi “minori” assegnati da federazioni continentali e del gol pazzesco di Zlatan Ibrahimovic, tra le altre cose.

Introduzione: Di cosa parliamo quando parliamo di un premio
Una cosa che non ho mai capito, mai, da quando ero bambino: perché ci interessano i premi? Cosa ci dice, un premio? Cosa ci interessa, se a vincerlo, il premio, non è chi se lo merita di più? Perché ci fa arrabbiare? La lista di autori che non ha mai vinto il Nobel per la letteratura include Franz Kafka, Vladimir Nabokov, Marcel Proust, James Joyce, Jorge Luis Borges, Anton Cechov. L’hanno vinto Dario Fo, Elvyind Johnson e Harry Martinson, e pure Bertrand Russell, che nella sua fantastica carriera di filosofo e attivista non ha mai scritto una riga di letteratura. E noi ci arrabbiamo! È un’ingiustizia! Elfriede Jelinek “non è da Nobel!” Ma a questo punto, “essere da Nobel” non diventa una categoria insensata? Se “essere da Nobel” vuol dire essere “mediocre come lo sconosciuto scrittore svedese Elvynd Johnson” e “non essere da Nobel” vuol dire “scrivere come Tolstoj”, di cosa ci stupiamo se Philip Roth continua a non vincerlo?

Nel 1976 l’Oscar per Miglior Film, che poteva andare a Taxi Driver, o a Quinto Potere, andò a Rocky. Nel 1980 il premio andò a Kramer contro Kramer al posto di Apocalypse Now. Nel 1999Shakespeare in Love vince al posto de La sottile linea rossaSalvate il soldato Ryan e Elizabeth. Nello stesso anno, Roberto Benigni vince Miglior Attore Protagonista (questa è una frase vera: Roberto Benigni ha vinto l’Oscar per Miglior Attore Protagonista) al posto di, ad esempio, l’incredibile interpretazione di Edward Norton in American History X. Warren Beatty ha vinto l’Oscar come Miglior Regista, per Reds, mentre Hitchcock non l’ha mai vinto. E noi ci arrabbiamo. Vediamo Titanic al cinema e uscendo diciamo “Ma non era da Oscar!”, “non se lo merita l’Oscar!”

Eppure, ogni anno, quando escono i risultati del Nobel per la letteratura, per gli Oscar, per la Palma d’Oro di Cannes o per il Pallone d’oro FIFA (ora si chiama così, si chiamava solo Pallone d’oro quando a selezionarne il vincitore era solo la rivista France Football) noi ricominciamo: secondo me dovrebbe vincere lui, secondo me dovrebbe vincere l’altro, è uno scandalo se lo vince quello lì. E ogni anno rimaniamo delusi. E l’anno dopo, ricominciamo. Anche se sappiamo che il Pallone d’oro una volta l’ha vinto Sammer e non l’ha mai vinto il portiere più forte degli ultimi 30 anni (Buffon), anche se sappiamo che l’ha vinto Jean-Pierre Papin e non l’ha mai vinto Baresi, o Maldini.

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foto: MARC ALEX/AFP/Getty Images