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  • Lunedì 11 novembre 2013

Il tempio conteso tra Thailandia e Cambogia appartiene alla Cambogia

La Corte Internazionale di Giustizia dell'Aja l'ha assegnato alla Cambogia, dopo un secolo di scontri e decine di morti

A temple guard stands guard at the famed Preah Vihear temple near Cambodia-Thai border in Preah Vihear Province, Cambodia, Sunday, Nov. 10, 2013. The International Court of Justice rules on a dispute between Cambodia and Thailand over land surrounding the 1,000-year-old temple on Monday.(AP Photo/Heng Sinith)

A temple guard stands guard at the famed Preah Vihear temple near Cambodia-Thai border in Preah Vihear Province, Cambodia, Sunday, Nov. 10, 2013. The International Court of Justice rules on a dispute between Cambodia and Thailand over land surrounding the 1,000-year-old temple on Monday.(AP Photo/Heng Sinith)

Il Tribunale Internazionale di Giustizia dell’Aja ha assegnato alla Cambogia la sovranità sul territorio circostante il tempio induista Preah Vihear, rivendicato anche dalla Thailandia che ora dovrà ritirare tutti i soldati e i militari presenti nella zona. L’edificio, conosciuto con il nome di Preah Vihear in Cambogia e con quello di Phra Viharn in Thailandia, risale all’XI secolo: si trova esattamente sul confine naturale tra i due paesi ed è stato motivo di conflitti da almeno un secolo. Negli anni si sono stati scontri molto violenti con decine di morti e una serie di combattimenti armati che hanno danneggiato il tempio stesso.

Sabato scorso, il capo delle forze militari della Cambogia aveva convocato una riunione di emergenza, aspettandosi degli scontri con l’esercito thailandese indipendentemente dall’esito del verdetto e spiegando che entrambi i paesi avevano portato delle truppe di rinforzo vicino al tempio. Un gruppo nazionalista tailandese aveva fatto sapere che avrebbe rifiutato qualsiasi sentenza del Tribunale internazionale di giustizia e che non avrebbe fermato la protesta. Gli abitanti di alcuni villaggi cambogiani della zona hanno iniziato a scavare delle trincee per difendere le loro case da eventuali rappresaglie conseguenti al verdetto.

Un primo verdetto internazionale del 1962 aveva assegnato alla Cambogia il tempio, senza però stabilire a chi appartenessero i territori intorno, di circa 5 chilometri quadrati. La questione era poi passata in secondo piano a causa della guerra civile in Cambogia che si è conclusa nel 1990, ma è tornata di attualità nel 2008 quando il tempio è stato dichiarato dall’UNESCO patrimonio dell’umanità. La sentenza del Tribunale internazionale di giustizia è un’interpretazione del precedente verdetto, pertanto non può essere oggetto di ricorso.