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  • Sabato 2 novembre 2013

Due membri di Alba Dorata uccisi ad Atene

Avevano 20 e 23 anni: il partito neonazista ha dato la colpa al governo e ai "terroristi"

Venerdì 1 novembre due membri del partito neonazista greco Alba Dorata sono morti dopo che due persone su una moto sono passate davanti alla sede del partito in un sobborgo di Atene e hanno aperto il fuoco su quelli che erano davanti alla porta. Una terza persona è gravemente ferita ed è stata dichiarata fuori pericolo intorno a mezzanotte. Il ministro della Salute greco Adonis Georgiadis ha detto che le due persone uccise avevano 20 e 23 anni.

La sparatoria è avvenuta intorno alle sette di sera di venerdì fuori dalla sede del partito a Neo Iraklio, una zona a nord di Atene. I due assassini hanno usato armi con proiettili da 9 mm, secondo la polizia, e pistole Zastava di fabbricazione serba: sulla scena sono stati ritrovati dodici bossoli (la TV greca Skai aveva parlato inizialmente di fucili mitragliatori AK-47). Una moto simile a quella che secondo le testimonianze è stata usata nell’attacco è stata trovata a pochi isolati di distanza e portata via per le analisi, ma successivamente è stato smentito che si trattasse di quella giusta.

Il quotidiano greco Kathimerini dice che le autorità non hanno rilasciato commenti sulla possibilità che la sparatoria sia collegata al terrorismo o ad un regolamento di conti, ma le squadre antiterrorismo sono intervenute subito per aiutare nelle indagini.

Il partito Alba Dorata ha rilasciato due comunicati subito dopo l’attacco. Nel primo ha accusato i “terroristi” e “il governo anti-greco di Samaras” – l’attuale primo ministro, del partito di centrodestra Nuova Democrazia – mentre nel secondo ha accusato “personalmente” il ministro per l’ordine pubblico Nikos Dendias, per non aver dato protezione agli uffici del partito, nonostante ne fosse stata fatta richiesta alla polizia. Tutti i partiti greci hanno condannato l’episodio.

La protezione della polizia ad Alba Dorata è stata tolta alla fine di settembre, quando il leader Nikos Michaloliakos è stato arrestato insieme a tre dei diciotto parlamentari eletti con il partito alle ultime politiche. Le accuse sono di associazione a delinquere, omicidio, aggressione e riciclaggio e sono arrivate dopo l’omicidio del rapper di sinistra Pavlos Fyssas da parte di un membro del partito. La scorsa settimana il parlamento greco ha votato anche per sospendere i fondi statali ad Alba Dorata. Il giornalista greco Nick Malkoutzis, vicedirettore di Kathimerini, ha scritto, commentando l’episodio di ieri:

Anche se bisogna ancora vedere la reazione di Alba Dorata una volta che le acque si saranno calmate, è certo che la sparatoria porterà il partito estremista di nuovo sotto i riflettori del pubblico. Dopo parecchie settimane, tra settembre e ottobre, in cui il partito ha dominato il dibattito pubblico e i notiziari, Alba Dorata è a stento arrivata sui titoli di prima pagina ultimamente. L’inchiostro e i minuti televisivi sono andati invece all’imminente ritorno della Troika [i creditori internazionali della Grecia, che dovrebbero andare ad Atene all’inizio della prossima settimana] e a quali altre misure di austerità potrebbero essere necessarie.