• Mondo
  • Giovedì 24 ottobre 2013

L’altra bambina bionda prelevata a una famiglia rom

Era stata sottratta a una coppia rom vicino a Dublino, ma il test del DNA ha confermato che è loro figlia

DUBLIN, IRELAND – OCTOBER 23: A newspaper vendor wears a vest displaying front page of The Herald on October 23, 2013 in Dublin, Ireland. Irish authorities are waiting for DNA test results in relation to a girl removed by Gardai from a Roma family in Dublin, days after a similar case in Greece. The seven-year old girl with blonde hair and blues eyes was taken into care by HSC, Health Service Executive on Monday pending DNA tests. (Photo by Dan Kitwood/Getty Images)

DUBLIN, IRELAND – OCTOBER 23: A newspaper vendor wears a vest displaying front page of The Herald on October 23, 2013 in Dublin, Ireland. Irish authorities are waiting for DNA test results in relation to a girl removed by Gardai from a Roma family in Dublin, days after a similar case in Greece. The seven-year old girl with blonde hair and blues eyes was taken into care by HSC, Health Service Executive on Monday pending DNA tests. (Photo by Dan Kitwood/Getty Images)

Dopo il caso della bambina bionda trovata la scorsa settimana in un campo rom della Grecia, si è verificata una vicenda simile in Irlanda, ma con un esito diverso. La polizia irlandese, nel pomeriggio di lunedì 21 ottobre, ha prelevato una ragazzina di circa 7 anni da un accampamento di nomadi nel distretto di Tallaght, a ovest di Dublino. Gli agenti erano stati messi in allerta da una segnalazione e hanno effettuato una perquisizione nella comunità rom, trovando la bambina nell’abitazione di una coppia. La bambina, che era bionda, con gli occhi azzurri e con i lineamenti non simili a quelli della famiglia con cui viveva era stata prelevata e presa in custodia dai servizi sociali in attesa di accertamenti.

Ieri, dopo quindi due giorni e due notti, il test del DNA ha confermato che la bambina è figlia della famiglia rom con cui viveva. I genitori ne avevano subito rivendicato paternità e maternità affermando che la bambina era nata nel 2006, ma avevano fornito della documentazione che, secondo il rapporto della polizia, non era sufficientemente convincente. Il ministro della Giustizia irlandese Alan Shatter ha difeso la polizia irlandese e i servizi sociali: «Sono situazioni molto difficili e si devono prendere decisioni altrettanto difficili quando si tratta di questioni di protezione di minori. La polizia e i servizi sociali possono essere criticati sia quando fanno qualcosa sia quando non fanno nulla. Come è per esempio avvenuto in passato, quando le autorità sono state attaccate per non essere intervenute per proteggere dei bambini a rischio. In ogni caso, si è sempre agito in buona fede».

La famiglia della bambina, che nel frattempo è tornata a casa, ha detto di essere «felice», ma ha anche annunciato di essersi affidata a un legale perché il prelievo della figlia e la modalità con cui è stato effettuato «sono un fatto molto grave che non dovrebbe mai accadere a nessuno»: non accettano che una semplice segnalazione basata sull’aspetto fisico possa essere motivo sufficiente per portare via una bambina.

«Non tutte le comunità rom hanno la pelle scura: ci sono rom che hanno la pelle chiara e gli occhi verdi», dice Dezideriu Gergely, direttore del Centro Europeo per i Diritti dei rom con sede a Budapest. E facendo riferimento al caso della bambina bionda trovata in Grecia ha commentato: «Sicuramente c’è la necessità di dare una risposta ed è compito del giudice indagare. Quello che però è allarmante è l’etichettatura di un’intera comunità», il fatto che possano rinascere vecchi odi e stereotipi: quelli dei rom che rubano i bambini.