Il post di Grillo e Casaleggio sui clandestini

In cui sconfessano due parlamentari del M5S e dettano la linea sulla linea

Five-Star Movement's leader Beppe Grillo gestures during a press conference held in Rome on April 21, 2013. The re-election of Italy's 87-year-old president Giorgio Napolitano raised hopes of an end to a two-month impasse on forming a new government but failed to answer calls for change, experts said today. Napolitano had ruled out standing again but changed his mind on Saturday, becoming the first president ever to do so after parliament proved incapable of electing another candidate and rival parties appealed to him for help. AFP PHOTO / ALBERTO PIZZOLI (Photo credit should read ALBERTO PIZZOLI/AFP/Getty Images)
Five-Star Movement's leader Beppe Grillo gestures during a press conference held in Rome on April 21, 2013. The re-election of Italy's 87-year-old president Giorgio Napolitano raised hopes of an end to a two-month impasse on forming a new government but failed to answer calls for change, experts said today. Napolitano had ruled out standing again but changed his mind on Saturday, becoming the first president ever to do so after parliament proved incapable of electing another candidate and rival parties appealed to him for help. AFP PHOTO / ALBERTO PIZZOLI (Photo credit should read ALBERTO PIZZOLI/AFP/Getty Images)

Sul blog di Beppe Grillo i due leader e ispiratori del Movimento 5 Stelle – Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio – hanno pubblicato giovedì mattina un post interessante per almeno tre ragioni:

1. La sconfessione di due deputati del M5S, che hanno fatto approvare un emendamento che abolisce il reato di immigrazione clandestina.

2. La conferma di una posizione rigida e severa contro l’immigrazione – in contraddizione con il posizionamento “a sinistra” che viene attribuito spesso al M5S – che Beppe Grillo aveva espresso diverse altre volte.

3. L’indicazione del consenso elettorale come criterio unico e definitivo che orienta le posizioni del M5S, e la rimozione di ogni attitudine a costruire un pensiero, una guida o una competenza in quanto movimento. Se avessimo sostenuto queste posizioni, dice Grillo, avremmo preso pochissimi voti: «Sostituirsi all’opinione pubblica, alla volontà popolare è la pratica comune dei partiti che vogliono “educare” i cittadini, ma non è la nostra».

(aggiornamento: il blog di Grillo ha successivamente pubblicato “qualche precisazione sul metodo del M5S”)

“Ieri è passato l’emendamento di due portavoce senatori del MoVimento 5 Stelle sull’abolizione del reato di clandestinità. La loro posizione espressa in Commissione Giustizia è del tutto personale. Non è stata discussa in assemblea con gli altri senatori del M5S, non faceva parte del Programma votato da otto milioni e mezzo di elettori, non è mai stata sottoposta ad alcuna verifica formale all’interno. Non siamo d’accordo sia nel metodo che nel merito. Nel metodo perché un portavoce non può arrogarsi una decisione così importante su un problema molto sentito a livello sociale senza consultarsi con nessuno. Il M5S non è nato per creare dei dottor Stranamore in Parlamento senza controllo. Se durante le elezioni politiche avessimo proposto l’abolizione del reato di clandestinità, presente in Paesi molto più civili del nostro, come la Francia, la Gran Bretagna e gli Stati Uniti, il M5S avrebbe ottenuto percentuali da prefisso telefonico. Sostituirsi all’opinione pubblica, alla volontà popolare è la pratica comune dei partiti che vogliono “educare” i cittadini, ma non è la nostra. Il M5S e i cittadini che ne fanno parte e che lo hanno votato sono un’unica entità. Nel merito questo emendamento è un invito agli emigranti dell’Africa e del Medio Oriente a imbarcarsi per l’Italia. Il messaggio che riceveranno sarà da loro interpretato nel modo più semplice “La clandestinità non è più un reato“. Lampedusa è al collasso e l’Italia non sta tanto bene. Quanti clandestini siamo in grado di accogliere se un italiano su otto non ha i soldi per mangiare?”. Beppe Grillo, Gianroberto Casaleggio