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  • Mercoledì 25 settembre 2013

L’album di figurine dell’ONU

Le facce dei moltissimi capi di stato e di governo presenti in questi giorni a New York: e vediamo quanti ne riconoscete

NEW YORK, NY - SEPTEMBER 24: Uruguayan President Jose Mujica addresses the U.N. General Assembly on September 24, 2013 in New York City. Over 120 prime ministers, presidents and monarchs are gathering this week for the annual meeting at the temporary General Assembly Hall at the U.N. headquarters while the General Assembly Building is closed for renovations. (Photo by Justin Lane-Pool/Getty Images)
NEW YORK, NY - SEPTEMBER 24: Uruguayan President Jose Mujica addresses the U.N. General Assembly on September 24, 2013 in New York City. Over 120 prime ministers, presidents and monarchs are gathering this week for the annual meeting at the temporary General Assembly Hall at the U.N. headquarters while the General Assembly Building is closed for renovations. (Photo by Justin Lane-Pool/Getty Images)

Martedì 24 settembre è iniziata la 68esima riunione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, cioè l’organo dell’ONU in cui sono rappresentati tutti gli stati del mondo, a eccezione di Taiwan, Cipro del Nord e Palestina (tutti e tre hanno una storia molto complicata e il loro riconoscimento come stati legittimi non è unanime): è anche l’organo più democratico dell’ONU, per quanto non sia certo il più potente. Nell’Assemblea generale ogni stato ha un voto, mentre nel Consiglio di Sicurezza – l’unico in grado di autorizzare per esempio un intervento armato internazionale – cinque stati hanno il potere di veto, e non tutti sono rappresentati.

La riunione dell’Assemblea andrà avanti fino al 4 ottobre 2013, anche se la lunga serie di interventi dei capi di stato o di governo dei paesi ONU finirà oggi. Martedì ci sono stati 34 interventi (si è andati avanti tutto il giorno), tra cui quello del segretario generale dell’ONU Ban Ki-moon e del presidente statunitense Barack Obama. L’attenzione della stampa internazionale, però, è stata tutta per il discorso del presidente iraniano Hassan Rouhani, che ha lasciato margini per dei possibili colloqui sul tema dello sviluppo del nucleare. Oggi, tra gli altri, parlerà anche il presidente del Consiglio italiano Enrico Letta.