Oggetti contundenti

17 oggetti raccolti durante gli scontri tra cattolici e protestanti a Belfast, fotografati da Cathal McNaughton di Reuters

A woman poses with a child's baton, one of a selection of objects thrown by rioters during periods of civil unrest between December 2012 and August 2013, in Belfast

Palle da baseball, bombe molotov, giocattoli e fuochi d’artificio sono alcuni degli oggetti che il fotografo di Reuters Cathal McNaughton ha raccolto a Belfast, in Irlanda del Nord, durante gli scontri tra cattolici e protestanti tra il dicembre del 2012 e l’agosto del 2013. McNaughton ha poi fotografato ognuno di questi oggetti, tenuto in mano di volta in volta da una persona di cui spunta solo la mano e una parte del braccio, su uno sfondo grigio.

Gli oggetti mostrano solo un frammento delle violenze che si tengono ancora nel paese, a 15 anni dall’accordo di pace siglato a Belfast del 1998. Il trattato segnò l’inizio del processo di pacificazione in Irlanda del Nord e la fine dei cosiddetti Troubles, ovvero il periodo di scontri e lotta armata tra gli irlandesi repubblicani e nazionalisti, per lo più appartenenti alla comunità cattolica, che volevano riunirsi alla Repubblica irlandese, e i lealisti in maggioranza protestanti che volevano invece restare a fare parte del Regno Unito. Si calcola che le persone morte durante i Troubles, iniziati negli anni Sessanta e durati trent’anni, furono circa 3.500.

Cathal McNaughton vive in Irlanda e ha iniziato a lavorare come fotografo nel 1994 per l’Irish News di Belfast. Successivamente, da freelance, ha raccontato le guerre in Iraq e in Afghanistan e la crisi economica europea, lavorando per importanti agenzie di stampa e giornali internazionali. McNaughton ha scritto come ha avuto l’idea del progetto:

«Una notte stavo guidando verso casa dopo aver fotografato alcuni scontri a Belfast e ho guardato gli oggetti sul sedile del passeggero. C’erano una pallina da golf e due palle da biliardo: oggetti lanciati contro i poliziotti e i giornalisti dai manifestanti. Ho pensato che sarebbe stato interessante vedere quanti oggetti sarei riuscito a raccogliere nei prossimi mesi nei vari scontri. L’idea era buona, la cosa difficile era riuscire a dare un po’ di vita a questi oggetti inanimati. Gli oggetti passavano dal ridicolo (una pallina con nastro isolante) al pericoloso (una molotov e un martello)».

McNaughton ha spiegato di non aver potuto raccogliere gli oggetti troppo grossi, come tubi per ponteggi e comodini, e di aver poi chiesto a svariati membri delle comunità di tenerli in mano mentre li fotografava, «per mostrare come i continui scontri settari riguardano tutti, giovani e vecchi, donne e bambini».