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  • Martedì 17 settembre 2013

Cosa succede in Messico

Una tempesta tropicale è arrivata su una costa, un uragano sull'altra costa: non era mai successo, ci sono molti danni e almeno 41 morti (foto)

Numerous grave sites in the La Union Cemetery in La Union, N.M., are seen on Monday, Sept. 16, 2013. The graves were disturbed during the flood on Sept. 12. Some residents were worried after bones were spotted in town after the flood subsided, however the bones were determined to be animal bones, and mostly bovine according to officials. (AP PHOTO/Las Cruces Sun-News, Shari Vialpando-Hill)
Numerous grave sites in the La Union Cemetery in La Union, N.M., are seen on Monday, Sept. 16, 2013. The graves were disturbed during the flood on Sept. 12. Some residents were worried after bones were spotted in town after the flood subsided, however the bones were determined to be animal bones, and mostly bovine according to officials. (AP PHOTO/Las Cruces Sun-News, Shari Vialpando-Hill)

Il numero delle persone morte a causa del maltempo in Messico è salito a 41, e migliaia di altre persone hanno dovuto lasciare le loro case. Negli ultimi quattro giorni il paese è stato colpito dall’uragano Ingrid, proveniente dal Golfo del Messico, e dalla tempesta tropicale Manuel, proveniente dal Pacifico e che ha portato in pochi giorni quasi il doppio delle precipitazioni medie di un mese. Nella storia del Messico non erano mai arrivati contemporaneamente una tempesta e un uragano sulle due coste oceaniche.

Le tempeste e le piogge torrenziali hanno causato frane e inondazioni in 20 dei 32 stati messicani, con danni alle infrastrutture e alle vie di comunicazione. Il presidente messicano Enrique Peña Nieto ieri sera è andato ad Acapulco, sul Pacifico, dove sono morte più persone (21) e dove sono rimasti bloccati circa 40 mila turisti, messicani e stranieri. L’aeroporto internazionale e la strada che collega Acapulco a città del Messico sono stati chiusi. L’azienda petrolifera nazionale Pemex ha evacuato tre piattaforme al largo di Tamaulipas, nel Golfo del Messico, e chiuso i suoi 24 pozzi nella regione. La maggior parte delle persone sono morte nel crollo di edifici.

Le aree più colpite – oltre Acapulco, nello stato di Guerrero – sono gli stati centrali di Puebla e Hidalgo, lo stato meridionale di Oaxaca e Veracruz. Il coordinatore nazionale dei servizi di emergenza, Luis Felipe Puente, ha detto che circa due terzi del territorio nazionale sono stati colpiti. Sono al lavoro centinaia di mezzi di salvataggio ed è stato mobilitato l’esercito. In alcune aree l’acqua ha raggiunto un metro di altezza e le operazioni sono complicate dai coccodrilli, che a causa delle alluvioni hanno invaso i centri abitati.