La Microsoft che non è mai stata

Un video del 2000 mostra la ricca serie di innovazioni che la società aveva immaginato e che si è poi persa per strada, facendosi battere dalla concorrenza

Il 22 giugno del 2000 Microsoft riunì alcune centinaia di giornalisti e analisti nella sua sede di Redmond, nello stato di Washington (Stati Uniti) per mostrare quella che aveva definito la propria “visione del futuro”. Steve Ballmer era stato nominato da poco nuovo amministratore della società – anche se il suo cofondatore Bill Gates avrebbe mantenuto un ruolo operativo ancora per qualche anno – e aveva il compito di dimostrare ai clienti, ai partner e agli investitori che Microsoft aveva chiari progetti sulle sue priorità.

Come racconta Dina Bass su Bloomberg, durante l’evento di 13 anni fa fu anche mostrato un video che illustrava un’ampia serie di nuove tecnologie e concept immaginate dagli sviluppatori di Microsoft e che si sarebbero dovute tradurre in prodotti concreti negli anni seguenti. Il progetto orbitava intorno a “.NET”, una serie di servizi basati sul Web che avrebbero reso più semplice l’accesso ai contenuti e la loro condivisione attraverso molti dispositivi: televisori, computer, telefoni cellulari e tablet. Tra le idee c’erano sistemi per condividere le foto con gli amici, per controllare il computer con comandi vocali e per conoscere la propria posizione e quella dei propri amici, in anni in cui Facebook, Twitter e i servizi cloud per come li intendiamo oggi ancora non esistevano.

Microsoft negli anni seguenti tradì buona parte di quel progetto, abbandonando molte idee che avrebbero richiesto coraggio e molto denaro per essere sviluppate, e continuando a concentrarsi su Windows e Office, i suoi due prodotti di maggiore successo e che garantivano grandi ricavi. Su smartphone e tablet Microsoft si sarebbe fatta superare da Apple e poi da Google, così come sui servizi per la condivisione dei documenti, per fare qualche esempio.

Dopo 13 anni alla guida di Microsoft, a fine agosto l’attuale CEO di Microsoft, Steve Ballmer, ha annunciato le proprie dimissioni entro un anno. La notizia è stata accolta positivamente dalla maggior parte degli analisti e dei commentatori di tecnologia: Ballmer ha avuto il merito di fare aumentare i ricavi, ma non di introdurre innovazioni significative né di prevedere il successo degli smartphone e dei tablet. La società ora cerca qualcuno che sia in grado di riportare Microsoft a come si era immaginata 13 anni fa senza diventarlo mai.