Chi era David Frost

Uno dei più grandi giornalisti britannici e autore delle famose interviste all'ex presidente americano Richard Nixon

di Francesco Marinelli – @frankmarinelli

Domenica 1 settembre 2013 il celebre conduttore televisivo britannico David Frost è morto a causa di un arresto cardiaco. Si trovava a bordo della nave da crociera Queen Elizabeth, dove era stato invitato per tenere un discorso. Frost, che aveva 74 anni, è stato uno dei giornalisti e conduttori televisivi britannici più importanti degli anni Sessanta e Settanta. Ma non solo: è stato anche un produttore tv, uno scrittore di libri e l’unico ad aver intervistato sette presidenti degli Stati Uniti e otto primi ministri britannici. Nella sua carriera ha prodotto e condotto molti programmi di successo, che hanno trattato generi diversi: satira, intrattenimento, spettacolo e politica. Molto famose furono le sue interviste all’ex presidente degli Stati Uniti Richard Nixon.

La carriera di David Frost
David Paradine Frost nacque il 7 aprile 1939 a Tenterden, nella contea del Kent, in Inghilterra. Dopo essersi laureato in lingua inglese all’università di Cambridge, iniziò a lavorare come apprendista alla Associated-Rediffusion e alla Anglia Television, due emittenti locali che trasmettevano a Londra e nella zona est dell’Inghilterra. Nel 1963 Frost venne scelto dallo scrittore e produttore Ned Sherrin per la conduzione di un nuovo programma satirico chiamato That Was The Week That Was e conosciuto da tutti come TW3. Per i programmi televisivi britannici dell’epoca la satira rappresentava una novità e Frost fu uno dei principali protagonisti del nuovo genere, diventato poi di grande successo negli anni successivi. Il programma venne trasmesso anche negli Stati Uniti, sul canale NBC, in una versione più breve, da gennaio 1964 a maggio 1965. Vent’anni dopo, nel 1985, David Frost decise di produrre e condurre un programma con lo stesso schema, sempre trasmesso sulla NBC e chiamato That Was the Year That Was.

Dopo TW3 Frost condusse altri programmi di successo sulla BBC: Not So Much a Programme, More a Way of Life e The Frost Report, dal 1966 al 1967, alternando interviste, satira e discussione su temi d’attualità. Dopo aver firmato un contratto con la Rediffusion decise di produrre un nuovo programma, The Frost Programme, in cui Frost intervistava gli ospiti in modo molto deciso, poco accomodante, quasi fosse un investigatore, per scoprire la verità su aspetti spesso ambigui e contraddittori delle loro storie: molto famosa fu la sua intervista a Emil Savundra, uomo d’affari con una storia controversa, che fu definita il primo esperimento di una forma di “processo televisivo”. Inoltre, The Frost Programme fu il primo programma dedicato a temi d’attualità e d’informazione ad avere il pubblico in studio.

Il video dell’intervista di David Frost a Emil Savundra

Tra gli anni Sessanta e Settanta David Frost è stato in televisione continuamente, sia nel Regno Unito che negli Stati Uniti, con una serie di programmi di successo e intervistando personaggi importanti: molto spesso i politici davano a lui l’esclusiva e artisti famosi come John Lennon, i Rolling Stones, Orson Welles, Tennessee Williams, il principe Carlo sono andati nei suoi programmi per discutere i loro ultimi progetti e raccontare cosa pensavano su tutta una serie di temi d’attualità. Nelle sue interviste David Frost aveva un atteggiamento molto deciso, che derivava – come scrive il Guardian in un suo lungo ritratto – da una grande fiducia in sé stesso e in una meticolosa preparazione.

Le interviste a Richard Nixon
Il successo più grande della carriera giornalistica di David Frost è stato sicuramente la serie di interviste fatte nel 1977 all’ex presidente degli Stati Uniti Richard Nixon. In tutto le interviste a Nixon furono dodici, registrate e trasmesse in quattro puntate dal 4 al 26 maggio 1977 più un’altra puntata trasmessa il 10 settembre dello stesso anno. Frost e Nixon si incontrarono tre volte alla settimana per quattro settimane, due ore ogni volta. Passarono insieme 28 ore e 45 minuti in una casa di Monarch Bay, in California, di proprietà di una coppia di amici di Nixon.

Frost aveva da poco finito di lavorare a un talk show registrato a New York, che era stato chiuso dalla casa di produzione. Contattato dallo staff di Nixon propose ai principali network americani di acquistare e distribuire le interviste, ma non accettò nessuno. Fu lo stesso Frost a finanziare il progetto, cercando personalmente altri investitori per mettere insieme la cifra richiesta da Nixon: il compenso stabilito era di circa 455mila dollari, più una quota del venti per cento su tutti i profitti ricavati con le interviste.

A seguito delle sue dimissioni da presidente degli Stati Uniti nel 1974, causate dallo scandalo Watergate, Richard Nixon aveva deciso di ritirarsi a vita privata, senza volere contatti con la stampa. Dopo due anni decise di ricostruire la sua immagine pubblica: propose a David Frost di fare una serie di interviste in concomitanza con la pubblicazione di un libro di memorie. Partecipando a un programma televisivo, Nixon pensava di raggiungere un maggior numero di persone. Lui e il suo staff erano sicuri che tutto sarebbe andato per il meglio e che le domande di Frost non avrebbero rappresentato un problema.

Prima di registrare le interviste, Frost studiò a fondo lo scandalo politico che portò alle dimissioni di Nixon, con l’aiuto di James Reston, giornalista di ABC News, in modo da avere la situazione sotto controllo e gestire al meglio l’intervista anche nei passaggi più ambigui e difficili per Nixon. Grazie alle ricerche fatte con il suo aiutante scoprì anche alcuni fatti che portarono Nixon ad ammettere, indirettamente, di aver ostacolato la giustizia nelle indagini che seguirono lo scandalo. Nixon negò fino alla sua morte questa versione dei fatti e nessuna corte di giustizia lo provò mai, dato che il successore di Nixon, il presidente Gerald Ford, gli concesse il perdono presidenziale, utilizzando un potere previsto dalla Costituzione degli Stati Uniti. Le interviste a Richard Nixon divennero in seguito il soggetto di un dramma teatrale del 2006 e del film, uscito nel 2008, Frost/Nixon – Il duello, diretto dal regista statunitense Ron Howard.

Il video della prima parte dell’intervista di David Frost a Richard Nixon

Gli ultimi anni
Oltre ad avere avuto una prestigiosa carriera nel mondo della televisione britannica e statunitense, David Frost fu anche autore di diciassette libri e produttore di otto film. Partecipò alla fondazione della London Weekend Television (LWT), oggi parte della ITV London, e di TV-am. Frost ha vinto i più importanti premi televisivi del Regno Unito e degli Stati Uniti: la sua autobiografia From Congregations to Audiencespubblicata nel 1994, è stato un libro di grande successo. Nel 2006 David Frost iniziò a lavorare per Al Jazeera English, uno dei principali concorrenti di BBC, sempre conducendo programmi di interviste.

Negli ultimi anni ha intervistato l’ex presidente americano George H.W. Bush, l’attore statunitense George Clooney e l’ex campionessa di tennis Martina Navratilova. Molto famosa fu l’intervista con l’ex primo ministro britannico Tony Blair: in quell’occasione l’ex leader laburista assecondò Frost nel definire la guerra in Iraq – che lui aveva appoggiato e sostenuto – un vero disastro. Il suo ultimo programma era iniziato nel luglio scorso con un’intervista a Buzz Aldrin, l’astronauta statunitense che nel 1969 partecipò alla missione spaziale Apollo 11, il secondo uomo a mettere piede sulla Luna.

Il video dell’intervista di David Frost a Tony Blair