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  • Venerdì 23 agosto 2013

Un milione di bambini profughi siriani

Lo hanno detto due agenzie dell'ONU, che hanno anche spiegato di avere poche risorse per fare bene il loro lavoro

An internally displaced Syrian girl stands near tents in the Maiber al-Salam refugee camp along the Turkish border in the northern province of Aleppo on April 17, 2013. UN agencies helping to care for the millions driven from their homes in Syria by two years of conflict warned that they face "impossible" choices as funding fails to meet soaring needs. In all, some 1.3 million people have now fled Syria and some 200,000 more are crossing into neighbouring countries each month. AFP PHOTO / DIMITAR DILKOFF (Photo credit should read DIMITAR DILKOFF/AFP/Getty Images)
An internally displaced Syrian girl stands near tents in the Maiber al-Salam refugee camp along the Turkish border in the northern province of Aleppo on April 17, 2013. UN agencies helping to care for the millions driven from their homes in Syria by two years of conflict warned that they face "impossible" choices as funding fails to meet soaring needs. In all, some 1.3 million people have now fled Syria and some 200,000 more are crossing into neighbouring countries each month. AFP PHOTO / DIMITAR DILKOFF (Photo credit should read DIMITAR DILKOFF/AFP/Getty Images)

Due agenzie dell’ONU, l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR) e l’Unicef, hanno detto venerdì che il numero di bambini profughi siriani che sono usciti dai confini del loro paese ha raggiungo il milione. Altri due milioni di bambini siriani hanno abbandonato le loro case e si trovano sparsi per la Siria. Le due agenzie hanno definito la situazione come “una vergognosa pietra miliare” del conflitto siriano.

Secondo le stime delle due agenzie ONU i bambini rappresentano circa la metà di tutti i rifugiati siriani, e la maggior parte di loro ha meno di 11 anni. Molti dei bambini scappati dalla Siria sono arrivati in Libano, Giordania, Turchia, Iraq ed Egitto, e sempre più siriani hanno iniziato ad andare in Nord Africa ed Europa. Le risorse di UNHCR e Unicef sono però molto limitate rispetto alla situazione di emergenza in Siria, e questo si riflette anche sulla capacità dell’ONU di prestare assistenza, prima di tutto psicologica, ai bambini profughi: di questi solo 118mila hanno potuto continuare a ricevere una qualche forma di istruzione, e solo un quinto del totale ha ricevuto consulenza psicologica.

Dall’inizio della guerra in Siria le due agenzie hanno dovuto affrontare diverse emergenze legate al gran numero di profughi siriani: l’ultima è quella che si è verificata la scorsa settimana al confine con il Kurdistan iracheno, quando oltre 35mila persone sono entrate in Iraq nel giro di pochi giorni a causa dell’intensificarsi delle violenze tra milizie curde siriane e gruppi estremisti ribelli legati ad al Qaida. Secondo le ultime stime dell’ONU i rifugiati siriani sarebbero 1,7 milioni: numeri di questo tipo non si vedevano dal genocidio in Ruanda del 1994.

foto: campo profughi di Maiber al-Salamm, lungo il confine con la Turchia (DIMITAR DILKOFF/AFP/Getty Images)