Sei migranti morti a Catania

Sono annegati dopo essere scesi da un barcone, a 15 metri dalla riva

Sei migranti sono morti sabato 10 agosto nel tentativo di raggiungere la costa siciliana. I loro corpi sono stati trasportati dalla corrente sulla battigia della spiaggia della Plaia, a Catania, vicino ad uno stabilimento balneare. I sei sono annegati dopo essersi tuffati in acqua da un’imbarcazione che si era incagliata a circa 15 metri dalla spiaggia: sono stati ritrovati intorno alle 5.30 di questa mattina.

Altre 120 persone circa erano a bordo della nave, un peschereccio, e sono riuscite ad arrivare a terra dopo essere state soccorse dalle forze dell’ordine e dalla guardia costiera. Sono stati trasferiti in alcune strutture del porto di Catania per l’identificazione. La Sicilia scrive:

Nel tratto di mare dove il peschereccio si è arenato sono intervenuti i sommozzatori dei vigili del fuoco. I sub hanno controllato lo scafo e cercato eventuali altre vittime rimaste sottoacqua, anche se quest’ultima ipotesi non è ritenuta al momento probabile.

La polizia ha detto che i sei migranti morti non sapevano nuotare e sono affogati in un canalone profondo diversi metri a poca distanza dalla spiaggia. Erano tutti di età inferiore a 30 anni e tra di loro c’era anche un ragazzo di età stimata tra i 13 e i 15 anni. Tra le 120 persone sbarcate ci sono anche donne e bambini. Non si conosce la loro nazionalità, ma la polizia ipotizza che si tratti di profughi siriani.

Secondo le Nazioni Unite, nei primi sei mesi del 2013 circa 7.800 migranti sono arrivati sulle coste italiane. Nel 2012 circa 500 persone sono morte in mare nel tentativo di raggiungere l’Europa. La mattina di sabato 10 agosto un altro barcone con 40 persone a bordo è stato soccorso al largo di Siracusa.

Foto: LaPresse