Il decreto del governo sulla violenza di genere

Cosa dicono le nuove norme approvate oggi dal governo, che entrano in vigore da subito

Foto Mauro Scrobogna /LaPresse
08-08-2013 Roma
Politica
Chigi - consiglio ministri
Nella foto: il Presidente del Consiglio Enrico letta, Angelino Alfano
Photo Mauro Scrobogna /LaPresse
08-08-2013 Rome
Politics
Presidency of the Council of Minister - Council of Minister
In the picture: Prime Minister Enrico Letta, Angelino Alfano minister interior
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Durante una riunione del Consiglio dei ministri il governo ha approvato un decreto legge che tra le altre cose introduce nuove norme per contrastare la violenza di genere. I decreti legge possono essere approvati solo in casi di estrema necessità e urgenza ed entrano in vigore immediatamente, dal momento della firma del presidente della Repubblica: entro 60 giorni, però, il Parlamento deve convertirli in legge.

Sulla base delle indicazioni provenienti dalla Convenzione del Consiglio d’Europa, fatta ad Istanbul l’11 maggio 2011, concernente la lotta contro la violenza contro le donne e in ambito domestico di Istanbul, recentemente ratificata dal Parlamento, il decreto mira a rendere più incisivi gli strumenti della repressione penale dei fenomeni di maltrattamenti in famiglia, violenza sessuale e di atti persecutori (stalking).

Vengono quindi inasprite le pene quando:

– il delitto di maltrattamenti in famiglia è perpetrato in presenza di minore degli anni diciotto;
– il delitto di violenza sessuale è consumato ai danni di donne in stato di gravidanza;
– il fatto è consumato ai danni del coniuge, anche divorziato o separato, o dal partner.

Un secondo gruppo di interventi riguarda il delitto di stalking:

– viene ampliato il raggio d’azione delle situazioni aggravanti che vengono estese anche ai fatti commessi dal coniuge pure in costanza del vincolo matrimoniale, nonché a quelli perpetrati da chiunque con strumenti informatici o telematici;

-viene prevista – analogamente a quanto già accade per i delitti di violenza sessuale – l’irrevocabilità della querela per il delitto di atti persecutori, che viene, inoltre, incluso tra quelli ad arresto obbligatorio.

Sono previste poi una serie di norme riguardanti i maltrattamenti in famiglia:

– viene assicurata una costante informazione alle parti offese in ordine allo svolgimento dei relativi procedimenti penali;

– viene estesa la possibilità di acquisire testimonianze con modalità protette allorquando la vittima sia una persona minorenne o maggiorenne che versa in uno stato di particolare vulnerabilità;

– viene esteso ai delitti di maltrattamenti contro famigliari e conviventi il ventaglio delle ipotesi di arresto in flagranza;

– si prevede che in presenza di gravi indizi di colpevolezza di violenza sulle persone o minaccia grave e di serio pericolo di reiterazione di tali condotte con gravi rischi per le persone, il Pubblico Ministero – su informazione della polizia giudiziaria – può richiedere al Giudice di irrogare un provvedimento inibitorio urgente, vietando all’indiziato la presenza nella casa familiare e di avvicinarsi ai luoghi abitualmente frequentati dalla persona offesa.

Infine, è stabilito che i reati di maltrattamenti ai danni di familiari o conviventi e di stalking sono inseriti tra i delitti per i quali la vittima è ammessa al gratuito patrocinio anche in deroga ai limiti di reddito. Ciò al fine di dare, su questo punto, compiuta attuazione alla Convenzione di Istanbul, recentemente ratificata, che impegna gli Stati firmatari a garantire alle vittime della violenza domestica il diritto all’assistenza legale gratuita.

Sempre in attuazione della Convenzione di Istanbul, si prevede il rilascio di un permesso di soggiorno per motivi di protezione (Tutela vittime straniere di violenza domestica, concessione del permesso di soggiorno per motivi umanitari come già previsto dall’articolo 18 del TU per le vittime di tratta);

Infine, a completare il pacchetto, si è provveduto a varare un nuovo piano straordinario di protezione delle vittime di violenza sessuale e di genere che prevede azioni di intervento multidisciplinari, a carattere trasversale, per prevenire il fenomeno, potenziare i centri antiviolenza e i servizi di assistenza, formare gli operatori.

foto: Enrico Letta e Angelino Alfano durante la conferenza stampa di oggi. (Mauro Scrobogna /LaPresse)